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Baggio: “Ecco come è nato il codino. Quel rigore sempre con me. Tornerei a giocare ora, ma…”

Marco Macca

Nella conferenza stampa di presentazione per la serie tv Netflix sulla sua vita, Roberto Baggio è tornato a raccontarsi con queste parole

Dal rigore sbagliato a USA 1994 al Buddismo alla nascita del leggendario codino. Nella conferenza stampa di presentazione per la serie tv Netflix sulla sua vita, Roberto Baggio è tornato a raccontarsi con queste parole:

ITALIA-BRASILE, IL RIGORE SBAGLIATO - "Il discorso non andrà mai archiviato, me lo porterò dentro per sempre. Era il sogno della mia vita calcistica e allo stesso tempo un qualcosa che, per come è andata a finire, non posso mettere da parte. Perché a Massaro e Baresi non dicono mai nulla? Diciamo che io ho dato il colpo finale. L’ho vissuta malissimo, perché dopo aver sognato per milioni di notti di realizzare questo sogno, poi non ci sono riuscito".

SERIE TV - "Una serie su di me non l’avrei mai fatta per scelta mia. Provavo vergogna solo a pensarlo, poi mi sono lasciato trasportare e sono felice del risultato finale. Io e mia moglie abbiamo cercato di dare il massimo del supporto possibile. Sono stato diverse volte sul set e sono stato felice di farmi coinvolgere il più possibile. Poi un giorno ho portato il Pallone d'Oro, tutti sono stati felici di vederlo".

BUDDISMO - "Quando mi avvicinavo a un risultato importante (sportivo o di vita), l’ultima fase del percorso diventava veramente difficile. È un po’ il mio karma: ogni volta che stavo per raggiungere qualcosa che desideravo, dovevo combattere per ottenerla. Poi con il buddismo ho imparato ad accettare questa cosa. Oggi lo faccio con maggior serenità".

NASCITA DEL CODINO - "L'idea è nata per gioco. Stavamo in hotel in America durante i Mondiali e c’era una cameriera di colore che aveva delle treccine stupende. Mi ricordo che quel giorno, parlando con lei per farle i complimenti, mi disse: «Perché non te li fai anche a te?». E dopo due ore era lì a farmele. Ovviamente non potevo tenere le treccine libere durante le partite e quindi mi è venuta in mente l'idea di legarli con un codino.

TORNARE A GIOCARE - "Tornerei anche subito, ma il ginocchio non è d'accordo. Oggi ci sono tantissimi giocatori ai quali serve dare fiducia. È questa la cosa fondamentale".

(Fonte: Corriere dello Sport)