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Fino a che punto può spingersi l'Inter?
"Fino alla finale di Champions, proprio come l'anno scorso, ma sono fiducioso anche per il Napoli contro il Barcellona. L'Inter è impressionante per qualità e varietà di gioco, è dura trovare un centrocampo così completo. Non vedo perché non possa arrivare in fondo".
Domani c'è in palio la Supercoppa e dentro anche la sfida tra due argentini: Simeone e Lautaro.
"Se domandiamo a 100 persone neutrali come finirà, direbbero tutte Inter, ma le finali vanno sempre giocate. Il Napoli ha fatto una partita oculata contro la Fiorentina e credo farà lo stesso domani. Quanto a Simeone, quest'anno partiva da terzo, dietro anche a Raspadori, gli faccio i complimenti, si fa sempre trovare pronto. Lautaro invece c'è sempre, è una garanzia".
Mazzarri ha detto che se possibile tornerà alla difesa a 4. Contro l'Inter come giocherà?
"Credo ancora a 3. Per esigenza, ma non solo. Il suo primo Napoli aveva quel marchio di fabbrica. Al suo arrivo s'è dovuto adeguare, seguendo la filosofia del presidente e per come era stata costruita la squadra, ma l'acquisto di Mazzocchi credo sia indicativo. Ha voluto più copertura e giocatori abituati a quel sistema di gioco".
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