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Bagni: “Napoli non inferiore all’Inter. Conte, lavoro straordinario: è riuscito a…”

Marco Astori

Le parole dell'ex calciatore

«Gli azzurri devono vincere se vogliono tirarsi fuori dalla situazione in cui si sono cacciati». Comincia così l'intervista concessa da Salvatore Bagni, ex calciatore e doppio ex di Napoli e Inter, concessa ai microfoni de Il Mattino. Le due squadre si affronteranno infatti al San Paolo lunedì sera nel big match di giornata.

Anche se l'avversario si chiama Inter ed è distante anni luce?

«Il Napoli non è inferiore, lo pensano gli stessi interisti. L'enorme distanza che si è creata in classifica è un demerito azzurro più che merito degli avversari».

Si può rimediare a gennaio e dopo il cambio della panchina?

«Devi farcela se vuoi azzerare il recente passato. Adesso si parla di quarto posto paragonandolo quasi a uno scudetto: per arrivarci bisogna vincere a cominciare da subito, fa niente che l'avversario si chiami Inter. L'unica chance per accorciare con le squadre che precedono in classifica è mettere insieme quattro-cinque vittorie di fila. Per come è messo in classifica, al Napoli occorre continuità di successi, non di risultati: per intenderci, adesso i pareggi non servono a niente».

Inter, Lazio e Juventus sono tre dei prossimi quattro avversari.

«Lo so ma mettendoci dentro anche la Fiorentina, tre delle prossime quattro sfide si giocheranno al San Paolo. Adesso o mai più, non vedo altre alternative».

Solo il fattore campo può determinare la differenza tra Napoli e Inter?

«Messe sulla bilancia le due formazioni si equivalgono. Conte sta facendo un lavoro straordinario, il suo merito più grande è stato quello di ottenere più del massimo dai calciatori, quello che non è riuscito a Carletto forse perché alcuni azzurri sono arrivati alla fine del ciclo. I nerazzurri sono contati, giocano sempre gli stessi dall'inizio eppure Conte ha mantenuto la squadra al primo posto nonostante abbia dovuto fare a meno di Barella e Sensi per lunghi periodi, e stiamo parlando di giocatori fondamentali. L'Inter sa di giocarsi parecchio al San Paolo e teme questa trasferta, come del resto tutte le avversarie quando mettono piede a Fuorigrotta».