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Baldini (CorSera): «Maglia rossa? Io da milanista difendo la società …»

Dalle pagine del Corriere della Sera, Paolo Baldini con un bell’articolo difende la scelta della società nerazzurra riguardo le maglie rosse: «Secondo stilemi cari al signor B, presidente dirimpettaio, si dovrebbe dire: eccoli, i soliti...

Lorenzo Roca

Dalle pagine del Corriere della Sera, Paolo Baldini con un bell'articolo difende la scelta della società nerazzurra riguardo le maglie rosse: «Secondo stilemi cari al signor B, presidente dirimpettaio, si dovrebbe dire: eccoli, i soliti comunisti. Con malizia polemica che rimanda al corredino glamour della Juve, si potrebbe aggiungere: meglio che rosa, il colore della Barbie e dei confetti. Seguendo la linea del marketing, la battuta invece sarebbe: la tinta della passione, dell’energia. Una sfumatura che piace, fa tendenza. Eppure la Curva Nord di San Siro si ribella. Ma come, rossa? Raccapricciante, un pugno nell’occhio, un calcio negli stinchi. Sacrilegio, rispettiamo il nerazzurro. I colori dolci dell’Ambrosiana e della Grande Inter di Mazzola, Suarez e Jair. Non tradite la nostra storia. E allora via alle proteste ufficiali. Lettere aperte a Moratti. Minacce di boicottaggio. E facili ironie. Rosso. Ma quale rosso? Rosso made in Italy, rosso Ferrari, rosso pompeiano, rosso Valentino? Vero che le storiche seconde maglie dell’Inter sono bianche con banda trasversale nerazzurra o, come quella del centenario, con la croce rossa. Vero che, nell’epoca dello spaesamento e dei disamori, è meglio restare fedeli alle proprie radici. Vero che con quelle casacche l’Inter ha vinto qualcosa, e che Mazzola, Boninsegna, forse Ronaldo, se mettevano quella maglia trovavano benzina per dribbling e gol, così che, anche per scaramanzia, vale la pena di non fare passi falsi. Non c’è simbolo che rappresenti il tifoso più della maglia. Ma io, da milanista, difendo la scelta della società. Sarà che per me il rosso rappresenta l’altra metà del cielo. Non c’è anche il rosso nello stemma di Milano? Rosso non è il colore del cuore? E poi la seconda maglia è sempre la seconda maglia. Così sembra cucita sulle spalle di Zanetti, Palacio e Coutinho. E ricorda la Spagna, le Furie rosse del triplete Europeo/Mondiale/Europeo, una parola, triplete, che agli interisti racconta del paradiso e dintorni».