L'ex attaccante nerazzurro ha parlato a Tv Play della sua esperienza con la Nazionale
«Ibrahimovic era Ibrahimovic, ma il giocatore più forte con cui ho giocato è stato Adriano, che era assolutamente devastante. Tra gli italiani, invece, dico Pirlo». Così Mario Balotelli a TV Play ha parlato della sua esperienza passata a Inter e Milan. E sulla Nazionale ha detto: «Ci sono stati certi momenti in cui ho odiato alcune persone che lavoravano nella Nazionale. A dire il vero, non guardo le partite dell'Italia. Sto troppo male perché vorrei giocarle io. A Mancini è vero che devo tanto, e penso che anche lui debba tanto a me, ma la sofferenza più grande è stata Italia-Macedonia. Non l’ho vista perché mi faceva male, ho acceso quando aveva segnato la Macedonia, perché non potevo crederci. Non penso di aver recuperato ancora da questo dispiacere. Con la Nazionale divento un altro giocatore».
E sempre sull'Italia ha raccontato anche: «Mi sono preso la responsabilità del fatto che la Nazionale non sia andata ai Mondiali anche senza andarci e solo perché alcuni senatori non hanno avuto il coraggio di metterci la faccia. Dopo i giorni dello stage avevo parlato con Mancini: mi dissero che era quasi sicura la mia convocazione. Dopo non avermi convocato, non hanno risposto più al telefono, e non mi hanno mai spiegato perché. Mancini mi ha sempre voluto bene, ma quando entri da allenatore della Nazionale si fa quasi fatica a scegliere, perché magari alcuni giocatori non mi hanno voluto. La non convocazione non è stata una scelta sua, sono sicuro al 100%. Qualcuno nei piani alti, o nella stessa Nazionale, non mi voleva più, ma non Mancini».