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Invece i migliori secondo te?
«Italia, sono sincero».
Segniamolo! Appena torna a giocare in Italia...
«L’unica cosa che ho da rimproverare ad alcuni è che sarebbe bello avere una comunicazione: tante ammonizioni non ci sarebbero. Non vuol dire che ogni volta che c’è un fallo uno debba stare là... ma quando uno si scalda un attimo basta parlargli, e si calma. Se non si calma è giusto dargli il giallo».
Sono d’accordo, è il futuro. Entro i limiti ma condivido.
«Io più o meno in quasi tutta la partita sto zitto. Poi mi altero in quei dieci secondi in cui, secondo me, succede un’ingiustizia. Ma basta parlarmi e ci metto un secondo a calmarmi. Se l’arbitro poi non mi ascolta, gli parlo e si gira... Ma, a parte alcuni casi particolari, ho poco da lamentarmi degli arbitri italiani sinceramente»
Sono venuto a fare pace: ho portato la mia maglietta della partita. La firmo e te la lascio.
«Te ne dovrei dare una mia, te la mando».
Sono sincero, avevo portato anche i cartellini per ammonirti ma non me ne hai dato modo, sei stato bravissimo. In bocca al lupo!
«Crepi il lupo, grazie. Questi cartellini ti giuro li porto a mia mamma e le dico: “Mamma, guarda: quanti ne hai visti? Quanto mi hai insultato per questi?”».
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