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Inter, riecco Balotelli. Stasera SuperMario incrocerà tanti ex amici: Zanetti, ma anche Conte che…

Andrea Della Sala

L'attaccante del Brescia sarà di fronte all'Inter e all'ex tecnico della Nazionale con cui non aveva un gran rapporto

Questa sera l'Inter si troverà di fronte una vecchia conoscenza nerazzurra: Mario Balotelli. L'attaccante potrebbe, infatti, guidare il reparto offensivo di Corini nella sfida contro i nerazzurri.

"Sembra ieri, eppure l’ultima immagine di Mario Balotelli con la maglia dell’Inter è davvero lontana nel tempo. Estate 2010, la stagione del post Triplete si apre con un nuovo allenatore e un dilemma: che ne sarà di Mario Balotelli? Mourinho se n’è andato da poco, l’onda del successo in Champions è lunghissima e l’entusiasmo nella Milano nerazzurra è travolgente. Eppure al primo giorno di raduno, più che pensare al nuovo corso di Rafa Benitez i tifosi si dividono sul talento e le bizze di Super Mario, che pochi mesi prima – dopo una straordinaria vittoria in semifinale di Champions sul Barcellona – ha lanciato la maglia nerazzurra a terra, macchiando quella notte così dolce per il popolo interista".

Il resto è storia, con il passaggio al City e il ritorno in Italia sempre a Milano, ma stavolta in rossonero. Balotelli oggi ritrova l’Inter e - malgrado tutto - sotto la sua scorza da duro saprà emozionarsi in quello che è l’incrocio tra i suoi due mondi di formazione: la squadra della sua città contro il club che lo ha fatto diventare professionista e lo ha lanciato verso il grande calcio. Un nuovo “strano” derby, dopo i cinque vissuti con la maglia del Milan con un bilancio di perfetta parità: due vittorie, due sconfitte e un pareggio. Ma un pareggio relativo, perché nasconde una grossa macchia per uno come Balotelli ed è quello zero alla voce «gol segnati» contro i nerazzurri", riassume la Gazzetta dello Sport.

"Mario stasera ritroverà amici e volti conosciuti: in fondo anche lui è un eroe del Triplete come il vice presidente Zanetti. E rivedrà anche Antonio Conte, con cui il rapporto in Nazionale non è mai decollato malgrado le ottime premesse. Conte aveva convocato Balotelli per il primo appuntamento ufficiale di qualificazione all’Europeo 2016 contro la Croazia: fu la prima chiamata dopo il disastro del Mondiale in Brasile e sembrava un attestato di grande stima per l’allora attaccante del Liverpool. Ma Balotelli dopo pochi giorni lasciò il ritiro di Coverciano a causa di un fastidio muscolare e sotto la gestione Conte non ci è più tornato. Un po’ per le sue continue prestazioni non troppo convincenti e un po’ perché Conte anche da commissario tecnico aveva creato un’atmosfera da squadra di club, facendo leva su uno spogliatoio molto unito che doveva lavorare in un’unica direzione, mettendo il gruppo davanti a tutto. Balotelli non è certo soldato da “signorsì signore” e Conte aveva bisogno di un grande esercito per la missione europea", aggiunge il quotidiano.