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Balotelli: “Nizza decisione calcistica, non tornerei in Italia. Milan? Lascia stare…”

Francesco Parrone

"Quest'anno ho bisogno di giocare e il progetto mi è piaciuto subito. Avevo altre offerte, è stata una decisione calcistica. Il calcio mi è mancato molto, per essere felice devo giocare. Night in Costa Azzurra? Non rispondo, non m'interessa"

E' un Mario Balotelli pacato ma deciso quello che si è presentato nel primo pomeriggio di oggi alla conferenza di presentazione con la maglia del Nizza"E' stata una decisione calcistica, perché c'erano altre squadre che mi cercavano, anche titolate, ma ho scelto questa squadra e questo progetto perché, soprattutto quest'anno, ho bisogno di giocare. Ho parlato con l'allenatore, con il presidente e ho capito che loro credono in me".

NO ALLA SERIE A -"In questo momento non tornerei mai in Italia: non ho nessuna nostalgia e il motivo dovresti conoscerlo anche tu (rivolto a un giornalista italiano, ndr)".

LE PROSPETTIVE DI STAGIONE -"L'anno che arriva deve essere un buon anno. Negli ultimi due gli unici miei problemi sono stati di continuità. Nessun rischio con me, io devo star bene fisicamente e per farlo ho solo bisogno di giocare: qui c'è tutto per far bene, l'ambiente è ottimo. L'Europa League? Nessuno comincia una competizione per non vincere".

NAZIONALE - "Tutti sanno quanto ci tengo, ma ora penso al Nizza e se meriterò ancora la maglia azzurra la vestirò volentieri. Altrimenti sono già due anni che l'Italia gioca senza me, per cui...". E poi ricorda: "Quando guardavo la Nazionale durante l'Europeo quest'estate non la guardavo ma tifavo. Sono sincero: mi faceva un po' male, perché volevo essere lì. Ma non sto a dire se io ero più forte degli altri calciatori convocati, perché se Conte ha portato quei giocatori vuol dire che erano più forti di me".

GALLIANI E IL MILAN -"Lascio da parte Galliani, che è una grandissima persona e che ringrazierò sempre, la squadra e i tifosi. Ma il resto lascia stare...".

PROVOCAZIONI SUL'ETA' -"Innanzitutto io non sono vecchio. Certo non sono più giovane, ma non sono vecchio: ho ormai una certa esperienza e spero di metterla a disposizione di questo gruppo". Si gioca un po' tutto sul filo della provocazione, anche quando le domande non sono provocatorie ma Mario dà l'impressione di sentirsi sempre nel mirino: "Fisicamente sto bene, sto lavorando ma al top arriverò quando inizierò a giocare. La pubalgia? Non è più come prima, ma ci posso lavorare sopra".

(Fonte: Gazzetta.it)