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Andrea Bandini, ex terzino della Primavera dell'Inter ora in comproprietà tra nerazzurri e Bologna, è passato alla Reggiana in prestito per farsi le ossa. In un'intervista alla Gazzetta di Reggio, il laterale ha parlato un po' di tutto:
Come si presenta ai tifosi?
«Sono un terzino destro dai piedi abbastanza buoni, mi piace particolarmente spingere sulla fascia ma so fare più che discretamente anche la fase difensiva».
Solo la fascia destra?
«Essendo destro la prediligo ma nella Primavera dell'Inter ho giocato anche parecchie gare sulla sinistra».
Ci racconta l'emozione dell'Europa League?
«E' stata una bellissima esperienza, ringrazio Stramaccioni per avermi dato questa possibilità. Sono stati 30 minuti molto importanti per me».
Com'è il passaggio da una squadra giovanile ad una prima squadra come la Reggiana?
«Ho trovato due differenze significative: la prima a livello di ritmo e l'altra di intensità. Il risultato conta molto di più e si vede in campo maggior voglia di vincere».
Finalmente l'esordio in campionato...
«Sono contento di aver debuttato a Carrara, la mia prestazione non sta a me giudicarla però credo di essere andato abbastanza bene».
Con tanto di vittoria…
"Aver vinto bene in trasferta non era per niente scontato, è stato il frutto di una preparazione minuziosa della settimana scorsa».
Tutto bene sul campo sintetico?
«Io mi sono sempre trovato bene su quel tipo di erba e poi il campo di Carrara era perfetto, molto bello e largo».
Ha funzionato tutto a meraviglia?
«Proviamo molto in allenamento per singoli reparti; nella difesa non ho avuto alcun problema con gli altri compagni».
Le piace questa linea difensiva così giovane?
«Essere giovani conta fino un certo punto, sono d'accordo che ci manchi un po' d'esperienza, ma lavorando sempre insieme si finisce per imparare a conoscerci bene e di conseguenza si migliora».
Pisa e Cremonese le prossime gare, lei sarà tra i titolari?
«Il futuro lo decide il mister, io spero di sì».
Dove volete arrivare in campionato?
«Non abbiamo nessun obiettivo a lungo termine. Sappiamo di dover lavorare bene durante la settimana e pensare partita per partita, alla fine vedremo cosa avremo raccolto».
Le piace questa città?
«Mi ci trovo bene, addirittura abito a pochi metri dal Mirabello e nel complesso mi sembra una città molto vivibile«.
Se portaste la squadra in serie B le piacerebbe di fermarsi qua?
«Con la Reggiana in serie B? …vedremo e poi decideremo».
Il suo sogno rimane San Siro?
«E' logico puntare il più in alto possibile, ma vale lo stesso discorso del campionato, bisogna fare un passo per volta e stare a guardare».
Contrattualmente è dell'Inter o del Bologna?
«Sono per metà Inter e per metà Bologna».
Chi l'ha impressionato tra i compagni della Reggiana?
«Avevo già affrontato De Silvestro che nel dribbling è un fenomeno, se poi ti parte in velocità non lo prendi più. Alessi invece ha una tecnica superiore alla media, il suo sinistro non ha rivali in questa categoria».
Poteva essere un sinistro da serie A, avendo lei saggiato con l'Inter quel livello?
«Alessi, tecnicamente, ci poteva stare benissimo».
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