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Alessandro Barbano, editorialista del Corriere dello Sport, si è soffermato su due attaccanti dell'Inter nel suo focus all'indomani del match vinto dai nerazzurri sull'Empoli. Ha scritto: "L o chiamano “El Toro”, con un soprannome coniato da un compagno delle giovanili del Racing Avellaneda, dove iniziò a farsi notare per la sua energia. Ma in un manuale di erpetologia, la scienza che studia i rettili, il Lautaro potrebbe confondersi con uno di quei piccoli camaleonti che hanno una fionda per lingua e agguantano la preda quando questa è a tiro. E nessuno avrebbe niente da dire. Perché il modo fulmineo di calciare del centravanti nerazzurro, flettendo il bicipite destro come un elastico e lasciando andare il collo del piede a schiaffeggiare la palla, è un unicum nel campionato italiano".
L’argentino ha ripreso a segnare a ripetizione, dopo una lunga pausa tra gennaio e marzo, superando con 19 gol il record personale. Tanto più il suo risveglio è provvidenziale quanto più Dzeko è scivolato in una postura atletica da dopolavorista. Questo per dire che l’Inter, con qualche acciacco, si rimette in sella, e dimostra di poter puntare a chiudere il campionato a 84 punti, vincendo anche contro Cagliari e Sampdoria".
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