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LECCE, ITALY - AUGUST 13: Denzel Dumfries of Inter celebrates the winning goal with his coach Simone Inzaghi during the Serie A match between US Lecce and FC Internazionale at Stadio Via del Mare on August 13, 2022 in Lecce, Italy. (Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)
Intervenuto tra le pagine del Corriere dello Sport, Alessandro Barbano, giornalista, ha analizzato così la vittoria dell'Inter sul campo del Lecce: "Il campionato riparte da dove era finito. Con il Milan davanti, per condizione atletica, dotazione tecnica, vivacità di gioco e assortimento della rosa. E con l’Inter che ritrova il gol ma non la forma del miglior Lukaku, manca di ritmo a centrocampo, paga sulle fasce l’avvicendamento tra un Perisic stellare nella scorsa stagione e un Gosens che sembra l’ombra dell’esterno che fu per l’Atalanta e per la Germania. È un’Inter macchinosa quella che strappa a Lecce una vittoria preziosa, ma neanche del tutto netta.
Poiché se è vero che l’ultima mezz’ora è un assedio alla porta di Falcone, è altrettanto vero che due volte Handanovic salva il risultato sul palo destro, che più gli è congeniale. La squadra di Inzaghi non ha ancora ritrovato la rapidità e gli automatismi del centrocampo, che l’anno scorso sono stati il suo principale punto di forza. Brozovic è apparso lento, Barella con due tiri alle stelle ha mostrato quanto è lontano il suo zenit agonistico, Calhanoglu si è visto a tratti. Quanto a Mkhitaryan, bisogna consultare il tabellino per scoprire che per gran parte del secondo tempo è stato in campo. Come si era già visto nelle partite d’inizio agosto, Inzaghi ha ancora molto da lavorare per ricostruire l’egemonia di gioco e di carattere che pure l’Inter può esprimere. Ma che ancora non si vede".
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