Diciamo subito che la ragione suggerisce il pessimismo. Perché nel calcio le cose non vanno quasi mai a posto da sole, ma trovano un ordine solo quando c’è qualcuno che lo impartisca in maniera chiara. Però c’è un chiodo a cui appendere la speranza. E il chiodo è l’alta qualità, l’ambizione, l’orgoglio, l’interesse economico di una squadra di professionisti che non ci stanno a fare la figura dei fessi.
A loro ha fatto appello De Laurentiis, dopo il flop gestionale di queste ore, ricevendo l’assicurazione che la voglia di risalire è più forte di prima. Poi certo, bisogna trovarsi in svantaggio di un gol, com’è accaduto dopo il raddoppio della Fiorentina, e non perdere la testa, non cedere alla tentazione di fare trenta metri con la palla per andare da soli in porta, non dare in escandescenze se il tecnico ti richiama in panchina, ammesso che le sostituzioni siano scelte giustificabili razionalmente e non piuttosto azzardi irrazionali".
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