Lo chef Bruno Barbieri, uno dei giudici del programma di cucina 'Masterchef' e noto tifoso nerazzurro, ha rilasciato un'intervista a Tuttosport, nella quale ha affrontato diversi temi riguardante la nuova Inter di Luciano Spalletti.
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Barbieri: “L’Inter deve giocare la CL: Spalletti è lo chef giusto. Perisic e Icardi…”
Lo chef Bruno Barbieri, noto tifoso dell'Inter, ha rilasciato un'intervista a Tuttosport
Soddisfatto dell'inizio di stagione?
«L'Inter ha cominciato alla grandissima, tant'è che mi dispiace tanto non essere in Champions. Il cambio dell'allenatore sta già portando i suoi frutti, ma adesso lasciamolo lavorare tranquillo perché noi dell'Inter siamo bravi a fare casino alla prima sconfitta».
Non essere in Europa, però, potrebbe rivelarsi un assist per il campionato.
«E' vero, potrebbe essere un vantaggio, ma al tempo stesso giocare la Champions porta un'adrenalina pazzesca, aiuta a fare il salto di qualità. L'Inter ha bisogno di giocarla, speriamo di esserci l'anno prossimo».
Ha elogiato Spalletti: è stato il miglior acquisto? «E' arrivato lo chef giusto, un tecnico che fa giocare i calciatori come si deve. Spalletti ha ridato fiducia a un gruppo che l'anno scorso aveva fallito. Perché ricordiamo che l'Inter non ha fatto una campagna acquisti clamorosa e i giocatori sono più o meno gli stessi. Si vede nel gruppo la voglia di darci dentro, mi sembra che i giocatori abbiano anche compreso che con la nuova società c'è poco da scherzare».
Qual è il suo giocatore preferito?
«A me, da sempre, piace la gente che fa gol. Ho un debole per Perisic, ma il mio preferito è ovviamente Icardi. Mauro è uno che magari per quaranta minuti sta sulle sue, ma al primo pallone buono lo butta dentro».
A quale piatto lo paragona?
«Icardi è come un soufflé, un piatto che si gonfia sempre, che cresce. E' lui è un ragazzo che cresce di partita in partita e diventa buonissimo per la gioia di chi lo vede all’opera».
Chi arriva davanti, la sua Inter o il Napoli dello chef Cannavacciuolo, altro giudice nel programma di Sky?
«Questo è un tasto dolente: se arriva ancora davanti lui, mi incavolo perché mi massacra da anni»
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