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A Joan Gaspart, ex presidente del Barcellona, non si può certo rimproverare mancanza di originalità. L'ex numero uno blaugrana ha raccontato molti aneddoti risalenti al periodo in Catalogna di Ronaldo, soprattutto riguardanti il suo trasferimento all'Inter. Stasera la figura del Fenomeno riecheggerà al Philips Stadion durante PSV-Barcellona, dato che l'ex attaccante brasiliano è un illustre doppio ex della sfida. E così, intervistato da goal.com, per Gaspart c'è stata l'occasione di raccontare un altro aneddoto, questa volta relativo al suo trasferimento dal club olandese a quello catalano. Un aneddoto che ha davvero del clamoroso:
"Non ci è voluto molto per trovare l'accordo economico con il PSV (chiuso per circa 15 milioni di euro attuali). Ma la trattativa ha avuto un piccolo problema: avevamo bisogno di ottenere il consenso del giocatore prima del 15 luglio, perché era in quel momento che scadeva il patto con il PSV. Ad un certo punto però il PSV si è reso conto di non voler perdere il giocatore e chiamarono il Barcellona per impedire a Ronaldo di firmare il contratto".
A quel punto, cosa successe? Gaspart racconta: "Eravamo nello stesso albergo di Ronaldo. C'erano due uomini della sicurezza che non volevano farmi passare e vedere l'attaccante brasiliano o qualsiasi altro giocatore. Allora ho incontrato un cameriere spagnolo in hotel e mi ha prestato i suoi abiti da lavoro, mi ha dato anche un vassoio e una Coca-Cola. Ho indossato il vestito, ho detto 'ciao' alla sicurezza e ho detto loro che un ospite aveva chiesto una bevanda analcolica, così finalmente mi hanno lasciato passare. Per farla breve, ho bussato alla porta di Ronaldo e lui stesso mi ha aperto, ha firmato il contratto proprio lì, sul letto della stanza d'albergo".
(Fonte: goal.com)
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