Triplice fischio al Camp Nou. Xavi Hernandez, allenatore del Barcellona, ha tenuto ora la consueta conferenza stampa dopo la partita con l'Inter. Queste le sue parole, raccolte dall'inviato di FCINTER1908.IT al Camp Nou.
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FCIN1908 – Barcellona, Xavi: “Non meritiamo di andare avanti in CL. L’Inter…”
Come ti spieghi il risvolto che ha avuto la gara nel secondo tempo?
"Il primo tempo è stato eccellente. Abbiamo attaccato da fuori, preparato molto bene la partita. Loro hanno sofferto molto. Nella seconda parte invece abbiamo commesso errori che ci hanno fatto andare giù mentalmente. Sono arrivati errori che si pagano a caro prezzo in queste gare. Fino alla fine ci abbiamo provato, ma non ce l'abbiamo fatta. Questa competizione è molto crudele per noi quest'anno. Se non batti l'Inter in casa, non meriti di passare. Abbiamo remote opportunità ora, perché non dipende più da noi. C'è una piccola speranza, ma è difficile. Paghiamo cari errori nostri. I due errori ci uccidono".
Come si può risollevare la squadra dopo un colpo duro come quello di oggi con ancora tutta la stagione davanti?
"E' un colpo duro, durissimo. Crudele. Pensiamo ora alla partita col Real Madrid, per poterci riprendere battendo loro al Bernabeu. Ci sono altre gare ora, pensiamo al campionato nel quale vogliamo essere leader. La stagione è lunga. In Champions non abbiamo dato il meglio di noi, è stato crudele".
Errori soprattutto difensivi. In cosa hai sbagliato invece tu?
"L'impostazione è stata corretta, positiva. Forse l'intensità della seconda parte è mancata. Se sbaglia la difesa, sbaglio anche io perché questa è la squadra. A voi piace indicare qualcuno con il dito, ma l'errore è tutto mio. Mi assumo tutte le responsabilità anche degli errori individuali dei calciatori, perché avevamo parlato di queste situazioni come l'inserimento di Barella, ma in campo non c'è stata la giusta concentrazione. Sono contrariato, arrabbiato per la prova offerta davanti ad una tifoseria come questa".
Questo è il livello del Barcellona?
"Sono deluso, triste e anche un po' arrabbiato. L'anno scorso avevamo la sensazione che non ce l'avremmo fatta, quest'anno invece sono stati errori nostri. Per errori specifici. Bisogna essere autocritici, non meritiamo di andare avanti. Bisogna comunque vedere che c'è stato un miglioramento rispetto all'anno scorso, ma comunque andiamo in Europa League per errori nostri".
Sei soddisfatto di quello che vedi in campo al di là della partita di oggi?
"Il primo tempo è stato molto buono. Anche contro il Celta in alcuni momenti abbiamo fatto molto bene. Oggi ci abbiamo provato, ma dobbiamo continuare così. E' una martellata crudele per noi, in alcuni momenti però sono stato soddisfatto dei miei ragazzi".
Perché in campionato così bene e in Champions invece 7 gol subiti in quattro partite?
"Per gli errori di cui ho parlato. Un errore chiaro della linea difensiva ha regalato il pareggio, così siamo dovuti ripartire e mentalmente è stata dura. Errori del genere si pagano carissimi in Champions League, magari in campionato non succede".
Cosa manca all'attacco?
"Bisogna minimizzare gli errori. Oggi abbiamo attaccato molto bene, il gioco è stato eccellente nella prima parte, ma paghiamo gli errori".
Un giudizio sull'Inter?
Forte fisicamente e difensivamente. Ben organizzata in avanti, con punte che proteggono molto bene la palla. I duelli sono stati duri, soprattutto in difesa e questo in Europa si paga".
Perché insistere così tanto su Dembele?
"Sulla trequarti bisogna sì incidere meglio. Abbiamo giocatori molto giovani che sanno scegliere bene, oggi Dembele ha fatto un gol e ha fatto impazzire il suo marcatore. Ci permette di aprire il campo, ci dà molta profondità. Ho fiducia in lui".
Quanto inciderà questo doppio confronto sulla gara col Real Madrid?
"Spero non influisca. I ragazzi si sono dati da fare, hanno avuto fede e amor proprio, ma gli errori si pagano. Da domani proveremo a preparare la gara al meglio".
Cosa diresti ai tifosi oggi?
"Voglio chiedere scusa ai tifosi perché abbiamo perso per errori nostri. Avevamo la partita in mano e ce la siamo fatta sfuggire. I tifosi oggi non meritavano un pareggio, ma una vittoria per l'ambiente e per come spingevano. Un peccato non essere stati alla loro altezza. Promettiamo che continueremo a darci da fare per migliorare le cose".
Ti disturba quando le squadra si ritirano troppo indietro?
"Il terzo gol è un contrattacco. Il secondo invece arriva su una palla persa e quindi su errore nostro, come sul primo, sul lancio. Noi non ci siamo ritirati mai, vogliamo sempre essere alti. Non ho visto una chiusura in difesa".
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