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E Nicolò Barella è stato la sua anima: con la fascia al braccio fino all'ingresso di Lautaro, «Bare» è sempre più il simbolo di questa squadra, perché matura di anno in anno, perché sa quando attaccare e quando difendere come i più grandi centrocampisti «box to box» e perché interpreta nel modo giusto tutte le partite che nascono dentro ai novanta minuti. E anche quelle che arrivano subito dopo, come il derby di domenica sera: «Ma questa prestazione non è stata un messaggio al Milan — ha spiegato mercoledì notte Nicolò — stavamo pensando solo al City». E a questa Champions nuova di zecca: «Da onorare al massimo, con l'ambizione di vincere». Non sono frasi di circostanza, ma foto panoramiche della stagione che comincia a delinearsi".
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