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Getty Images
L'Inter ritrova sul suo cammino lo Shakhtar Donetsk. Non una sfida inedita per i nerazzurri, che hanno affrontato gli ucraini nelle ultime due stagioni. L'anno scorso arrivò l'amara eliminazione in Champions League dopo lo 0-0 casalingo a San Siro nell'ultima gara del girone, mentre due anni fa la squadra di Conte riuscì ad imporsi con un netto 5-0 in semifinale di Europa League.
La sfida di questa sera rievoca ricordi particolari ad alcuni calciatori dell'Inter: "L'Ucraina per Barella, ovvero la nazionale contro la quale ha esordito in maglia azzurra. È una traversa maledetta per Lautaro, nell’ultima partita dello scorso girone di Champions: ancora trema, ancora piange il Toro per l’eliminazione e il sogno ottavi di finale sfumato un volta di più".
Per La Gazzetta dello Sport, Simone Inzaghi dovrà affidarsi proprio a questi due interpreti: "Barella per Lautaro è stato già lo “spot bellezza” di questa stagione nerazzurra: a Genova contro la Sampdoria, sabato scorso con l’Atalanta. In generale, è un link che funziona benissimo: già cinque occasioni da gol create fin qui, 27 volte i due si sono passati il pallone (19 da Nicolò verso il Toro), la piacevole sensazione che possano far male a chiunque in qualsiasi momento. Con lo Shakhtar, poi, ci sono già riusciti. Due stagioni fa, semifinale di Europa League, il 5-0 fu aperto – guarda caso – da un cross dalla destra di Barella e da un colpo di testa dell’attaccante argentino".
Il presente e il futuro dell'Inter, ma anche i calciatori più richiesti sul mercato: "Barella è il secondo centrocampista tra i cinque migliori campionati d’Europa per numeri di assist forniti in questo inizio di stagione (cinque, meglio di lui soltanto Paul Pogba con sette). Se si allarga questa la classifica anche a chi di professione non fa il centrocampista, tra il Polpo e l’azzurro c’è solo Karim Benzema, anima del Real che a San Siro ha già mandato un messaggio a tutto il girone di Champions. Lautaro è nel momento migliore della sua carriera: i limiti neppure s’intravedono, proprio come quando da queste parti ti affacci sul Dnipro. Non è un caso che oggi l’Inter si appoggi a loro. Perché hanno aggiunto alla vittoria dello scorso campionato un’estate passata a baciare un Europeo e una Coppa America".
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