"La montagna ha partorito il topolino. L’emergenza in casa Inter si è conclusa infatti con uno stop di soli 4 giorni. Utile, probabilmente, per evitare ulteriori contagi, ma che alla fine forse ha portato più problematiche che altro per Conte". Apre così l'articolo di Libero in merito alle ultime novità in casa Inter, tenendo conto che la querelle tra Ats di Milano e FIGC non si è ancora conclusa. "L’ATS di Milano ha infatti dato il via libera ai nazionali dell’Inter per poter raggiungerei rispettivi Paesi e rispondere alle convocazioni, dopo lo stop della scorsa settimana in seguito ai quattro positivi nella squadra. [...] Un via libera da parte dell’autorità sanitaria di Milano legato alla possibilità di tornare in patria per continuare a svolgere la quarantena imposta a tutta la squadra (con possibili tragitti casa-centro sportivo per gli allenamenti), non però a giocare", evidenzia il quotidiano.
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Barella, Bastoni e Sensi ancora bloccati. Libero: “Alla fine ci rimette solo l’Inter”
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È chiaro ed evidente, però, che l'obbligo imposto dall'Ats va a decadere all'estero, dove sono vigenti le disposizioni delle autorità sanitarie dei singoli paesi. "L’obbligo infatti imposto dall’ATS sarebbe quello di rispettare l’isolamento fiduciario presso un nuovo domicilio così come stava avvenendo in Italia: sarebbe, appunto, perché è probabile che le autorità sanitaria dei diversi Paesi concedano la possibilità a tutti i calciatori di scendere regolarmente in campo non solo per gli allenamenti, ma anche per le gare ufficiali. Una ennesima mossa che, oltre a sottolineare l'ormai totale inutilità dei protocolli a livello non solo nazionale ma anche internazionale, crea ulteriore disparità, perché nessun via libera è stato (ancora) concesso invece a Barella, Bastoni e Sensi, convocati dal ct Mancini e ad oggi ancora fermi a Milano", la chiosa di Libero che ribadisce come, alla fine, a rimetterci sia solo l'Inter.
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