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Barella-Brozovic-Calhanoglu: la forza dell’Inter è in un centrocampo d’acciaio

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I centrocampisti nerazzurri hanno fatto la differenza in una serata in cui gli attaccanti hanno faticato sotto porta

Fabio Alampi

L'Inter batte 4-2 la Juventus al termine dei tempi supplementari e si aggiudica l'ottava Coppa Italia della sua storia. Lo fa in una serata in cui i suoi attaccanti non riescono a incidere in zona gol. A fare la differenza ci ha pensato il centrocampo, come scrive Tuttosport: "Quando il pallone pesa come un macigno, anche da un calcio di rigore si può giudicare un giocatore. Perché ci vuole sicuramente coraggio, anche se Hakan Calhanoglu è pure dotato di tanta fantasia. E freddezza. Certo, pesava eccome anche la sfera raccolta da Perisic e trasformata nel gol del 3-2 sempre dal dischetto, con il turco già seduto in panchina (e in tensione da bordo campo, pizzicato dalle telecamere). Ma vuoi mettere il peso specifico di un rigore da calciare nel finale di tempo regolamentare, sotto nel punteggio e con il rischio di non avere più i minuti necessari per recuperare? Senza appello è il penalty che Calha calcia con una furia spaventosa a qualche millimetro dall'incrocio dei pali: chirurgico e spietato, ancora una volta alla Juventus, ancora una volta dal dischetto. Come quel 3 aprile, quando aveva sbagliato dagli undici metri, ma Irrati aveva fatto ripetere l'esecuzione: e al secondo tentativo il turco non aveva sbagliato. Stavolta la trasformazione è ancora più precisa, senza bisogno di repliche: all'Olimpico, in una finale spettacolare e piena di colpi di scena, Calhanoglu si prende la scena, confermando di essere uno specialista affidabile e anche un giocatore di spiccata personalità.

Lo stesso ovviamente si può dire di Nicolò Barella, che aveva sbloccato la sfida, regalando all'Inter il vantaggio, però anche l'illusione di una serata di festa relativamente tranquilla: un piccolo, grande capolavoro balistico dopo appena sette minuti, sfruttando un'intuizione del solito Brozovic. Ecco, il centrocampo interista ha dimostrato di poter essere d'acciaio, se si escludono quei tre minuti a inizio ripresa in cui l'Inter ha rischiato di gettare via la Coppa Italia. Invece, in una notte in cui Lautaro ha lottato ma senza l'acuto del gol e Dzeko è in fretta sparito dal campo, Simone Inzaghi si è aggrappato alla forza della propria mediana per riportare la Coppa Italia all'Inter dopo 11 anni di astinenza. L'esplosiva vivacità di Barella unita alla geometrica ed essenziale praticità di Brozovic e all'estro funzionale del turco: c'è molto del centrocampo interista in questo successo, un vero e proprio sigillo dopo la Supercoppa".

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