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"Molti si chiedono come sia possibile che Davide Frattesi, l'uomo partita degli azzurri martedì a San Siro, nell'Inter abbia fin qui giocato per soli sessanta minuti: 10 contro il Monza, 19 contro il Cagliari, 31 contro la Fiorentina. Una progressione di minutaggio che fa sperare, ma Spalletti ha dimostrato come Barella e Frattesi, centrocampisti con abilità similari, siano compatibili. L'uno non esclude l'altro. Sono due interni assaltatori, però Barella ha raggiunto una maturità che gli permette di interpretare più parti. L'altra sera a tratti ci pareva di rivedere in lui qualcosa di Lobotka, saranno stati gli influssi spallettiani.
Perché Frattesi non è ancora entrato tra gli undici? Perché ha davanti Mkhitaryan, l'armeno che a 34 anni corre come se ne avesse dieci di meno e conserva una lucidità estrema, anche nella fatica o nel pericolo è difficile che sbagli una scelta. Non contestiamo a Inzaghi la preferenza per Mkhitaryan, decisivo con le sue prestazioni nel cammino verso Istanbul, ma gli chiediamo di farci vedere Frattesi dall'inizio - accadrà per fisiologico turnover, presumiamo - senza considerarlo un doppione di Barella. Una catena Barella-Calhanoglu-Frattesi intriga. Più in generale, qualunque combinazione a tre, tra i quattro centrocampisti top dell'Inter, non può che portare alla seconda stella".
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