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Barella: “Un onore essere arrivato in un’Inter vincente. Il gol che non dimentico…”

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Il Matchday Programme realizzato per la gara contro la Juventus è dedicato al centrocampista nerazzurro
Eva A. Provenzano Caporedattore 

«Per me è un onore essere arrivato in un momento della storia dell'Inter in cui si sono vinti tanti trofei, anche perché non è scontato riconfermarsi ogni anno. Nel nostro percorso ovviamente ci sono state vittorie e sconfitte ma anche quelle ci hanno aiutato a crescere e migliorare, a capire cosa significa vestire questa maglia e vincere trofei per questi tifosi». Il Matchday Programme di oggi riporta le parole di Nicolò Barella. Il centrocampista nerazzurro viene raccontato, nelle ore che precedono Inter-Juve, dal magazine del club nerazzurro così: 'Talento naturale, determinazione e passione'. Cose che agli interisti piacciono tantissimo e per questo lo hanno scelto, fin dal suo arrivo, tra i leader di una squadra che ha vinto tanto.

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Hanno aspettato qualche tempo per vedere un suo gol ma poi è arrivato e resta tra i ricordi più belli del giocatore: «Il primo gol in nerazzurro in Campionato contro il Verona. Era passato un po' di tempo da quando ero arrivato all'Inter e lo aspettavo tantissimo», ha spiegato.


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Amore di famiglia

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«La passione per il calcio me l'ha trasmessa mio padre, sono cresciuto andando a vedere le sue partite e giocando a bordocampo con i figli dei suoi amici. A tre anni e mezzo mi ha accompagnato per la prima volta alla scuola calcio e da lì è partito tutto. Sono tanti gli sport che mi appassionano ma il calcio è il mio primo amore, mi regala delle emozioni inspiegabili», ha aggiunto Nicolò spiegando che la famiglia è tutto per lui. «Quello che faccio, lo faccio perché il calcio è la mia passione ma soprattutto per loro che sono sempre con me, nei momenti belli e in quelli difficili», ha aggiunto.

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Feste scudetto

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«La parata sul pullman è stata incredibile, ci meritavamo di vivere una giornata così con la nostra gente. L'affetto non è mai mancato, in tutti questi anni, ci hanno sempre spronato e applaudito e in quel momento ho sentito davvero cos'è l'Inter per i tifosi: quel giorno rimarrà impresso nella mente di tutti. Il primo Scudetto è un'emozione nuova e unica, il secondo è stato speciale in un altro modo. Al primo avevo fatto una foto con la mia famiglia, così l'abbiamo voluta rifare per avere un altro ricordo legato a quel momento», ha detto invece sui due titoli vinti con la maglia nerazzurra, uno nel 2021 con Conte in panchina, l'altro, quello della Seconda Stella con Inzaghi.

Curiosità

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Barella ha raccontato che con Bastoni, Dimarco e Darmian si sfidano spesso in allenamento perché sono competitivi e gli piace confrontarsi in campo. «Mi sarebbe piaciuto sfidare Ronaldo II Fenomeno, forse non sarei stato contento di marcarlo... ma sicuramente mi avrebbe fatto piacere vederlo dal vivo e da vicino sul campo. Come mi carico per una sfida? 

In questo sono cambiato tanto, prima stavo in silenzio e mi concentravo così, ora invece mi piace stemperare gli animi, coinvolgere i miei compagni e fare gruppo», ha concluso.

(Fonte: Matchday Programme)

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