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"Tra i colleghi preferiti di Barella in questa epoca, c’è proprio quello spagnolo a cui Pep ha dato le chiavi di casa e che poteva essere suo compagno: Nicolò stravede per Rodri, lo considera meritevole di Pallone d’oro (in fondo, sarebbe un riconoscimento per tutta la categoria), ma nello scontro diretto ha stravinto l’italiano. Non solo per l’elettricità, ma anche per il tocco (distanza percorsa 12,4 km, precisione di passaggio 90%), proprio ciò che serve per stare al City. Quando Pep lo ha cercato la prima volta, l’interista disse «no, grazie» anche perché a Milano ha costruito un nido felice. Poi ha pure rinnovato il contratto nerazzurro, segno di alta fedeltà, ma con gli assegni che girano da queste parti non si può mai stare tranquilli. Al momento, però, Barella ha occhi solo per l’Inter e ora può rilanciare la promessa fatta dopo aver asciugato le lacrime a Istanbul: questa squadra ha tutto per rigiocarsela, a partire da una dinamo in mezzo che tutti desiderano", chiude Gazzetta.
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