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Prendiamo Inter e Milan, che si adeguano alle esigenze della sostenibilità. Allo stesso tempo però hanno bisogno di uomini dal marcato Dna del club. In una simile visione, giovani leader come Barella e Tonali, per quanto possano essere utili per fare ricca cassa, vanno legati al gruppo del quale meglio di tutti custodiscono lo spirito. Anche in presenza di assordanti sirene dall’esterno. Certi giocatori quindi sono più preziosi di altri, non hanno prezzo. Per tutti gli altri, se ne può parlare.
Cedere o non cedere? Sono giorni di riflessione anche per l’Inter, che con la bella volata chiusa a testa alta contro il City in Champions, ha dimostrato di non occupare per caso le alte gerarchie continentali e ha riacquisito valore con la rosa. Di Barella abbiamo detto, va tolto dalla vetrina. Da mesi c’è un insistente interesse per Onana in Premier, sponda Chelsea, tra chi può essere sacrificato c’è pure Brozovic. Si tratta di due protagonisti del rush in Coppa e campionato, non di rincalzi. È evidente che le caselle che via via si liberano vadano occupate da sostituti di prospettiva, se non addirittura da elementi “chiavi in mano”. Ma è giusto approcciarsi alla questione senza preconcetti: se arriveranno proposte decenti, si valuteranno.
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