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Getty Images
Prestazione brutta e sconfitta meritata per l'Inter contro il Sassuolo. La squadra di Inzaghi ha iniziato malissimo e preso due gol, ha provato il tutto per tutto nel secondo tempo, ma non c'è stato nulla da fare.
"Se stiamo alla gara di ieri, la sensazione è che ci sia stata una discreta sottovalutazione dell’avversario. Il Sassuolo va affrontato sempre come se fosse il peggiore dei “nemici”. Nel giorno in cui Simone Inzaghi doveva tappare i buchi aperti dalle squalifiche di Bastoni e Brozovic, ha lasciato fuori Dzeko e Dumfries dalla formazione di partenza, ha insistito con Dimarco centrale difensivo, ha chiesto a Barella di accelerare l’apprendistato in regia: non ha funzionato. Il Sassuolo ha scavato nelle fragilità altrui e le ha stressate fino al punto di rottura. Ha lasciato ai campioni d’Italia il possesso del pallone, quasi 60 a 40, ma mai come in questo caso la quantità è sembrata nemica della qualità", riporta La Gazzetta dello Sport.
"Dionisi ha lavorato benissimo sull’assenza di Brozovic e lì, dove avrebbe dovuto filosofare il croato fuori per squalifica, ha creato un gorgo in cui l’Inter è stata risucchiata ed è sparita. Molto ha contribuito il fatto che Inzaghi abbia scelto Barella come vice-Brozo, del resto non è che ci fossero tante altre soluzioni. L’azzurro oggi può essere soltanto un aspirante regista, la mattonella davanti alla difesa non è ancora la sua. E’ ammessa una riflessione sulla frettolosa cessione di Sensi in prestito alla Samp. Ieri il centrocampo dei campioni d’Italia è naufragato in pochi minuti", aggiunge il quotidiano.
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