Con la maglia dell'Inter o con quella della Nazionale cambia poco: Nicolò Barella si sta confermando come uno dei migliori centrocampisti d'Europa. Così scrive La Gazzetta dello Sport: "Avere il cuore più vicino ai piedi aiuta. Il giocatore più simile a un incontrista che abbiamo è Nicolò Barella. Ma con il gol segnato al Belgio, danzando in mezzo a tre belgi, ha spiegato come sia lontano dal prototipo del recuperatore puro di palloni. Anche a Coverciano, da ragazzino, lo avevano scambiato per un mastino senza futuro e lo stavano per scaricare. Ma Arrigo Sacchi che ai tempi governava le giovanili e aveva l’occhio lungo, impose la pazienza: «Aspettiamo, nel cuore di quel talento grezzo c’è l’oro». E infatti, negli anni, il lottatore arrivato dalla Sardegna ha cominciato a brillare e a creare. Gli spagnoli lo aspettano e lo temono. Gli hanno visto disputare due partite immense con l’Inter di Conte: la prima al Camp Nou, la seconda a Valdebebas contro il Real, con assist d tacco per Lautaro. E da allora lo desiderano, come una manciata di altri top club. Domani avrà in faccia il talentino Pedri: incrocio ghiottissimo. «E’ il mio Kanté», ripete con orgoglio Jorginho che se lo coccola al fianco. Anche il francese N’Golo Kantè, ex aspirante al Pallone d’oro, è il piccolo contenitore di una grande anima: 168 centimetri. Barella ne misura 172, esattamente come Elton John che nel 1984 radunò 100 mila persone nel vecchio Wembley per il Night and day Concert. Domani notte canta Barella, Crocodile Rock".
FC Inter 1908
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