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TS – Barella, sensazioni negative: Vidal ha più chance di esserci. “Sarebbe sorprendente se…”

Getty Images

Il punto di Tuttosport in merito ai due infortuni in casa Inter

Matteo Pifferi

La vigilia di Inter-Shakhtar Donetsk, per quanto concerne i nerazzurri, è alimentata dal timore di non aver a disposizione sia Vidal che Barella. I due centrocampisti hanno accusato dei problemi fisici e la loro presenza contro gli ucraini è in forte dubbio.

VIDAL - Ieri il cileno non si è allenato e svolto solo terapie. "Oggi l’ex Barcellona verrà rivalutato e non sono da escludere degli esami strumentali: ovvio, che se Vidal dovesse recarsi a fare dei controlli, la sua assenza sarebbe certificata. Ma già adesso le chance di vederlo in campo sono pochissime, anche se quanto accaduto ieri potrebbe spingere Vidal e il suo spirito da guerriero, a stringere i denti per la causa", spiega Tuttosport che lo mette in correlazione a quanto è accaduto a Barella.

BARELLA - L'ex Cagliari, infatti, ha riportato una distorsione alla caviglia."Un guaio non da poco per Conte che già aveva tenuto inizialmente a riposo il centrocampista contro il Bologna per un lieve affaticamento al polpaccio accusato in Champions a Monchengladbach la scorsa settimana. Le sensazioni arrivate ieri da Appiano non sono positive per Barella, anzi, volendo ha più chance di recuperare Vidal, anche se un eventuale infortunio più grave, giocando, creerebbe maggiori guai al cileno che rischierebbe di finire anticipatamente il 2020", commenta Tuttosport.

OPZIONI - Due infortuni che, se confermati, riducono al lumicino l'arco di scelte a disposizione di Conte per il centrocampo, dove mancano già Vecino e Nainggolan con Brozovic e Gagliardini sicuri del posto da titolare. Per il terzo a centrocampo, ci sono tre opzioni per Tuttosport: "Una prevede lo schieramento di Sanchez da trequartista: sarebbe una formula molto offensiva, ma dovendo l’Inter vincere per forza, non è da escludere che Conte ci provi, anche se non avrebbe poi ulteriori attaccanti in panchina (Pinamonti è sempre out). Rimangono poi Sensi ed Eriksen. Il primo avrebbe le doti giuste per completare il 3-5-2, ma venerdì il tecnico salentino ha detto di non ritenerlo ancora pronto a giocare: a distanza di quattro giorni lo sarà? E poi rimane Eriksen: è vero che restano poche opzioni, ma se Conte scegliesse il danese per la gara-bivio della stagione europea, sarebbe comunque sorprendente", chiosa il quotidiano.

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