Inter-Milan è anche Barella-Tonali. Entrambi sono punti fermi della squadra e tasselli importanti per la Nazionale di Mancini. "Il sardo è ovviamente più avanti nel progetto azzurro rispetto all’ex bresciano, grazie anche alla differenza di età, tre anni che in questo caso si fanno sentire. Barella si è imposto da tempo nel nostro campionato, non patendo il salto da una realtà come Cagliari all’Inter", spiega l'edizione odierna di Tuttosport.
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Barella, da “soldatino” di Conte alla libertà con Inzaghi. “Oggi proverà ad imitare Berti”
Inter-Milan è anche Barella-Tonali. Entrambi sono punti fermi della squadra e tasselli importanti per la Nazionale di Mancini
Barella come Berti?
"Barella invece è stata la vera eredità di Antonio Conte a Simone Inzaghi. Certi giocatori erano a Milano già prima dell’arrivo del tecnico salentino, bravo poi a farli rendere al meglio (da Skriniar a Bastoni , da Brozovic a Perisic , finendo a Lautaro); altri - come Calhanoglu stesso, ma anche Dzeko e Dumfries - sono arrivati nell’ultima campagna acquisti estiva. Barella invece era stato voluto da Conte e con Conte ha spiccato il volo, diventando uno, se non il miglior centrocampista italiano", aggiunge il quotidiano, definendo Nicolò il "soldatino" della linea mediana di Conte. Con Inzaghi, Barella ha avuto e ha ancora libertà d'azione, tanto da confezionare 7 assist e 2 reti finora in stagione. "Oggi proverà a imitare un ex nerazzurro a cui in molti lo hanno paragonato, non solo per le iniziali di nome e cognome - Nicola Berti -, ma anche per corsa, grinta e voglia di incidere sempre. Berti era un uomo derby, chissà che questa sera non lo diventi anche Barella", chiosa Tuttosport.
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