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Italia-Croazia, che sfida Barella-Modric. Spalletti lo sposta avanti per aggredire il regista

Italia-Croazia, che sfida Barella-Modric. Spalletti lo sposta avanti per aggredire il regista - immagine 1
Il tecnico dell'Italia pensa di inserire Cristante in mediana e avanzare l'interista al posto di Frattesi per aggredire Modric
Andrea Della Sala Redattore 

Stasera si gioca Italia-Croazia, sfida decisiva per il passaggio agli ottavi di finale. Uno dei duelli più decisivi e più importanti della sfida sarà a centrocampo tra Barella e Modric.

Italia-Croazia, che sfida Barella-Modric. Spalletti lo sposta avanti per aggredire il regista- immagine 2

"Probabilmente, davanti all’Italia, al presumibile ultimo ballo in un grande evento, Luka Modric ripenserà al suo primo gol in maglia croata. Livorno, 18 agosto 2006. Amichevole. Debuttava l’Italia di Roberto Donadoni, mentre nell’aria sfumavano i po-po-po-po di un Mondiale trionfale. La Croazia testava, tra gli altri, un centrocampista di 20 anni con 7 presenze a carico, tutte in quell’anno solare. Prima del match, Zvone Boban ci suggerì: «Tenete d’occhio il piccoletto». Il piccoletto era, appunto, quel ventenne: Luka Modric. Giocò benissimo, guidò la Croazia al 2-0 e segnò il primo dei suoi 25 gol nazionali. Oggi, il glorioso Modric (6 Champions, un Pallone d’oro), a 38 anni, tocca le 178 presenze e si schiera davanti a Nicolò Barella che ai tempi andava alle elementari. Sono i totem delle rispettive formazioni e tatticamente decideranno una buona fetta del match di stasera", racconta La Gazzetta dello Sport.


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"Anzi, tra le ragioni che hanno spinto Spalletti a ritoccare il centrocampo e ad avanzare Barella sulla trequarti c’è anche quella di mettere l’interista nelle condizioni di spendere la sua esplosività contro Modric, atleticamente declinante, e di assalirlo come ha fatto lo spagnolo Fabian Ruiz. Un po’ meglio contro l’Albania, ma senza brillare. Il croato ha comunque completato i 90’, evento raro per lui in questa stagione di ridimensionamento. Nella Liga 2023-24: 14 presenze da subentrato, 18 da titolare, sostituito 14 volte. Significa solo 4 match completi nel Real Madrid. In totale 1.686’ di campionato, quasi la metà di Barella (2.869’) che nelle ultime 4 stagioni non ha mai giocato meno di 35 gare. Spalletti conta sugli 11 anni di differenza e sulla freschezza atletica che l’azzurro può imporre nelle sue incursioni. Non sarà una diga infrangibile come Rodri", scrive Gazzetta.

 

 

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