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Barigelli (GdS): “I giorni di Inzaghi: gli ottavi per i conti, il prestigio e… Conte”
Il direttore della Gazzetta dello Sport, Stefano Barigelli, presenta la gara tra l'Inter e lo Sheriff Tiraspol, in programma questa sera a San Siro, nella rubrica 'L'Ultima Parola'.
"Sono i giorni di Inzaghi. Alla fine una stagione si condensa in pochi momenti decisivi: Sheriff e Juve sono due di questi. L’Inter era consapevole del carico di incognite che si portava dietro un allenatore che in Serie A aveva conosciuto una sola panchina, in un solo club, lo stesso con cui aveva chiuso la carriera di giocatore. In un ambiente, per di più, che lo amava e stimava (hanno fatto benissimo i tifosi laziali a ringraziarlo con affetto). Quando nel mese di campionato post Covid gli scivolò via la chance scudetto, nessuno ne fece un dramma a Roma.
All’Inter è tutto diverso: dal pubblico agli obiettivi. C’è poi quello scudetto vinto da poco, che rimanda ogni volta al confronto con il passato recente e vincente. Il gioco di Inzaghi è più dispendioso di quello di Conte: con Dzeko al posto di Lukaku tutta la squadra è costretta a salire quando costruisce l’azione d’attacco. Salgono anche i difensori, costretti a faticare il doppio, il che si traduce nei tanti errori che commettono dietro. Qualificarsi agli ottavi di Champions non è solo fondamentale per il prestigio e per i conti dell’Inter, ma permetterebbe a Inzaghi di mettere un punto a suo favore rispetto a Conte, che in Europa però si fermò subito".
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