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Carlo Baroni, giornalista del Corriere della Sera, sul suo blog, mette a confronto l'Inter e il Milan con l'unica squadra di basket della città di Milano, l'Emporio Armani 7, uscita rovinosamente dai playoff ai quarti di finale contro Siena. Ecco la sua analisi raccolta da fcinter1908.it: "E’ la squadra della città. Già, ma di quale: la Milano nerazzurra o quella rossonera? Dopo una stagione così di sicuro di tutte e due. L’Armani ha i difetti (infiniti) e i pregi (pochini, quest’anno) di Inter e Milan.Spende e spande, fa proclami, promesse e ipoteche sul futuro e allora è nerazzurra. Dice che la società viene prima dei giocatori, quindi è rossonera. Può vincere di trenta e andar sotto di quaranta, magari nella stessa partita: di sicuro è interista. Si vanta di essere la più titolata al mondo ma, ultimamamente, non vede bene neanche l’Europa: caspita sembra il Milan.
Si esalta per un nuovo allenatore come una donna per un paio di scarpe, ma basta un’occhiata in vetrina per cambiare idea: non ci sono dubbi è di qua e di là dei Navigli. Ha un pubblico glamour, sfelice e scontento. Umorale e uuuuhhhh che bravi: interista doc. Potesse giocherebbe solo in tv con la gente finta sugli spalti: Diavolo al cento per cento.
Ha più stranieri dell’Assemblea plenaria delle Nazioni Unite: comunque meno dell’Inter. Porta via i giocatori alla rivale, di solito i migliori: ahi, questi milanisti! Nerazzurra o rossonera, la cosa più importante è una sola: non dite mai, ma proprio mai che l’Armani è la Juventus del basket. Né in campo, né fuori."
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