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Barzagli: “Inter, con la Juve decisiva. Scudetto? Ad agosto avrei detto…”
Intervenuto ai microfoni del Corriere dello Sport, Andrea Barzagli, ex difensore, ha parlato così della corsa scudetto in Serie A e non solo.
Barzagli, le piace il campionato più incerto degli ultimi anni?
«Molto e credo sia un bene per lo spettacolo che ci sia equilibrio. Una squadra che “ammazza” il torneo e lo stravince non è positivo per l’interesse della gente. A fine gennaio pensavo che l’Inter potesse prendere il volo anche quest’anno e invece l’attuale classifica testimonia che tutti hanno dei limiti».
Quali?
«Il principale è che nessuno ha costanza, la componente fondamentale per vincere. Milan e Napoli stanno facendo il massimo, Inter e Juve sono un pelino al di sotto delle aspettative».
Domenica proprio i bianconeri e i nerazzurri si affronteranno allo Stadium.
«Partita decisiva più per l’Inter che per la Juventus. Gli uomini di Allegri sono partiti male, ma da dicembre in poi sono risaliti e ora sono sulla strada giusta. Un successo contro i campioni in carica potrebbe alimentare il loro sogno di rincorsa, ma avrebbero comunque davanti il Milan e il Napoli. Per l’Inter sarà una gara ancora più determinante: un risultato negativo acuirebbe la crisi attuale, mentre un’affermazione la rilancerebbe alla grande».
Chi arriva al derby d’Italia da favorita?
«La Juventus ha più certezze perché, eliminazione dalla Champions a parte, in Serie A è reduce da sedici risultati utili. L’Inter da febbraio ha offerto prestazioni altalenanti e deve ritrovare la bellezza del gioco e la fluidità che le avevano permesso di raggiungere il primo posto in classifica».
Allegri e Inzaghi: due filosofie calcistiche differenti.
«Vero. Allegri è più pragmatico, Inzaghi più votato al gioco. Chi prevarrà però non lo so».
Il Barzagli giocatore avrebbe avuto più difficoltà a marcare Vlahovic o Martinez?
«Entrambi, forse. Sono due attaccanti diversi, ma molto bravi. Credo che saranno decisive le difese, chiamate a contenerli, anche se in una sfida così equilibrata spesso a determinare il risultato è un episodio».
Pioli, Spalletti e Inzaghi: nessuno dei tre ha mai vinto uno scudetto. Non sarà un vantaggio per Allegri?
«C’è sempre una prima volta per tutto e comunque Spalletti il campionato in Russia lo ha portato a casa. È innegabile che Allegri sia quello con più titoli in bacheca, ma è anche quello che parte più indietro in classifica. Non può fare più di 83 punti e quindi decideranno le altre se lo scudetto lo vincerà la Juve o no».
Qual è la sua favorita a otto giornate dalla fine?
«Il Milan, ma ad agosto avrei detto l’Inter perché, nonostante le cessioni di Lukaku e Hakimi, aveva qualcosa in più rispetto alle altre. I rossoneri li vedevo in corsa per uno dei primi quattro posti, non per il primo. Mi sbagliavo».
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