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"Eravamo la Nazionale dei difensori, la storia sta cambiando. A destra, dopo Di Lorenzo, il futuro è tutto da scrivere. Cambiaso (23) fin qui non ha dato garanzie di continuità ad alto livello, chissà che un eventuale passaggio alla Juve possa consentire un salto. Non si vede molto altro all’orizzonte. Meglio a sinistra dove Dimarco (25) deve ancora raggiungere il vertice, sta crescendo Parisi (22) ed è in arrivo Udogie (20) che, l’anno prossimo, andrà in Premier con il Newcastle: se non spreca l’occasione di crescita, diventa un top del ruolo. Ne ha i mezzi. Al centro Scalvini (19)-Bastoni (23) può essere la coppia del futuro, con il torinista Buongiorno (24) in lista. Aspettando che crescano gli Under (Pirola, 21), c’è da contare sui “diversamente” giovani Gatti (25) e Baschirotto (26)".
"In mediana Mancini non avrà problemi, tra gli Under in arrivo e Tonali (23) che non può più essere un titolare part-time ma deve diventare il simbolo del reparto. In lista d’attesa abbiamo una mezzala di regia (Fagioli, 22), un incursore già di grande impatto fisico grazie all’esperienza inglese (Casadei, 20), un play di personalità (Ricci, 21) e un rarissimo trequartista erede della tradizione anni 70-80 (Baldanzi, 20).
Senza dimenticare Frattesi (23) che, s’è visto qui a Enschede, è più di un alter ego di Barella. Forse non sono ancora pronti, ma di sicuro promettenti, Miretti (19), Fazzini (20), Rovella (21), Bove (21), Esposito (22). E Locatelli (25) deve soltanto ritrovare posizione e movimenti che aveva con De Zerbi o il primo Mancini fino all’Europeo. Questa ricchezza si può tradurre anche in una importante varietà tattica: l’Italia potrebbe giocare a tre, con una mediana a due e un trequartista, o addirittura a rombo", spiega Gazzetta.
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