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Italia, sarà rinnovo generazionale. “In difesa Bastoni-Scalvini sarà la coppia del futuro”

Dopo la sconfitta con la Spagna in Nations League è tempo di rinnovare l'Italia per Roberto Mancini che pensa già alle possibili opzioni

Dopo la sconfitta con la Spagna in Nations League è tempo di rinnovare l'Italia per Roberto Mancini che pensa già alle possibili opzioni per ringiovanire la sua Nazionale. I talenti ci sono, vanno messi nel posto giusto e gli va dato il tempo di crescere.

"Il rinnovamento non può essere rimandato, il coraggio di una volta nello scoprire e lanciare i giovani va ritrovato, però l’inserimento sarà necessariamente graduale. Anche perché, usando un gergo tecnico-tattico, abbiamo perso un tempo di gioco. La Nations era un test di altissimo valore ideale per concedere respiro ai veterani (Bonucci, Jorginho, Immobile) e, soprattutto, dare qualche responsabilità in più ai subentranti. Non sarà altrettanto semplice attuare questa strategia a settembre: c’è l’Europeo in gioco e la prima partita è giusto in Macedonia, con tutta la pressione psicologica immaginabile del mondo", analizza La Gazzetta dello Sport.

"Eravamo la Nazionale dei difensori, la storia sta cambiando. A destra, dopo Di Lorenzo, il futuro è tutto da scrivere. Cambiaso (23) fin qui non ha dato garanzie di continuità ad alto livello, chissà che un eventuale passaggio alla Juve possa consentire un salto. Non si vede molto altro all’orizzonte. Meglio a sinistra dove Dimarco (25) deve ancora raggiungere il vertice, sta crescendo Parisi (22) ed è in arrivo Udogie (20) che, l’anno prossimo, andrà in Premier con il Newcastle: se non spreca l’occasione di crescita, diventa un top del ruolo. Ne ha i mezzi. Al centro Scalvini (19)-Bastoni (23) può essere la coppia del futuro, con il torinista Buongiorno (24) in lista. Aspettando che crescano gli Under (Pirola, 21), c’è da contare sui “diversamente” giovani Gatti (25) e Baschirotto (26)".

"In mediana Mancini non avrà problemi, tra gli Under in arrivo e Tonali (23) che non può più essere un titolare part-time ma deve diventare il simbolo del reparto. In lista d’attesa abbiamo una mezzala di regia (Fagioli, 22), un incursore già di grande impatto fisico grazie all’esperienza inglese (Casadei, 20), un play di personalità (Ricci, 21) e un rarissimo trequartista erede della tradizione anni 70-80 (Baldanzi, 20).


Senza dimenticare Frattesi (23) che, s’è visto qui a Enschede, è più di un alter ego di Barella. Forse non sono ancora pronti, ma di sicuro promettenti, Miretti (19), Fazzini (20), Rovella (21), Bove (21), Esposito (22). E Locatelli (25) deve soltanto ritrovare posizione e movimenti che aveva con De Zerbi o il primo Mancini fino all’Europeo. Questa ricchezza si può tradurre anche in una importante varietà tattica: l’Italia potrebbe giocare a tre, con una mediana a due e un trequartista, o addirittura a rombo", spiega Gazzetta.