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Battista: “Juve-Napoli? Trionfi il migliore purché non sia la detestata Inter”

Pierluigi Battista, giornalista e conduttore di nota fede juventina, ha dedicato sul Corriere della Sera un articolo alla supersfida tra Juventus e Napoli, con annessa frecciatina all’Inter. Il titolo è emblematico: “Trionfi il...

Daniele Mari

"Pierluigi Battista, giornalista e conduttore di nota fede juventina, ha dedicato sul Corriere della Sera un articolo alla supersfida tra Juventus e Napoli, con annessa frecciatina all'Inter. Il titolo è emblematico: "Trionfi il migliore (ma non l’Inter)":

""Spero fortemente che la Juventus prevalga sabato sera contro il Napoli e che a maggio possa conquistare il suo quinto scudetto consecutivo. Ma se le cose non andranno come spero che vadano, non mi dispererò se il Napoli potrà cucire il tricolore sulle maglie azzurre. Non mi sentirò prostrato, deluso, rancoroso, malmostoso come accadrebbe se lo scudetto andasse alla detestata Inter, al vittimismo piagnone di una squadra potentissima prepotente, adusa ad impossessarsi dei trofei altrui gentilmente concessi da tribunali sportivi che sono la parodia della giustizia e del diritto. Non mi sentirò esule in Patria come accadrebbe se i giallorossi conquistassero uno scudetto che darebbe inizio non a una festa, ma a un sabba cupo, in cui il dileggio dell’avversario (lo so che vuol dire, juventino braccato nella Capitale onusta di gloria) farebbe premio sulla contentezza per il trionfo dei propri colori. Non sono un ipocrita: non sarei affatto felice se il Napoli vincesse e la mia adorata Juve soccombesse. Ma non ne sarei disperato. Davvero: vinca il migliore. Diciamo così.

"Quello tra Juventus e Napoli è un nobile dualismo, un duello appassionante, una competizione dura ma vera. Non ascoltiamo le curve, gli slogan, le scempiaggini. Sfottiamoci senza pietà. Ma rispettiamoci. Io, innamorato pazzo di Michel Platini, incantato dalla sua eleganza, dalla sua intelligenza, dal suo talento straordinario, non ho mai pensato che la sua stella potesse oscurare un fenomeno strepitoso come Diego Armando Maradona. Ammiro Dybala e penso che alla sua giovane età ha sfoderato una classe che farà di lui una figura di prima grandezza del calcio del ventunesimo secolo. Ma temo Higuain, dentro di me applaudo alle sue giocate, so che sabato sera sarà durissima tenerlo a bada. Un dualismo nobile, dunque: sarà che posso dire così perché una rivalità diretta tra Napoli e Juventus è stata abbastanza rara nella nostra storia. Forse. Ma quando il Napoli è ai vertici, allora vuol dire che gioca bene, che il suo calcio funziona. E che la Juventus deve vedersela con un avversario di tutto rispetto.

 Vorrei che i napoletani rispettassero la Juventus, pur sperando ardentemente, comeè giusto, di batterla e umiliarla sul campo. Non credete alle sciocchezze sugli arbitri e bestialità varie. La Juve vince quando gioca meglio delle altre. Quando gioca catastroficamente male, come è accaduto nelle prime giornate del campionato in corso, la Juve perde, non c’è arbitro che tenga. Combattiamoci duramente, ma rispettiamoci. Diamo vita a una meravigliosa competizione, ora che abbiamo messo da parte la molesta concorrenza di giallorossi e nerazzurri, e concentriamoci su una lotta aspra ma leale. Senza ipocrisie, è bene ripeterlo. Ma senza ricorrere alla banalità degli stereotipi contrapposti. Pensate che tanta parte del Meridione è colorata di bianconero e chiedetevi perché. E gli juventini delle curve non facciano gli stupidi. Siamo tutt’e due in cima. Pensate quanto ci sformano gli altri".

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