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Tornato Lukaku, ora Inzaghi ha l'imbarazzo della scelta per la sua Inter. Lautaro vola, Dzeko non sbaglia un colpo, Romelu ha entusiasmo e Correa voglia di dimostrare.
"Beata abbondanza, finalmente. Un lusso, di questi tempi, per Simone Inzaghi e la sua Inter, che negli ultimi due mesi ha dovuto chiedere gli straordinari ai suoi attaccanti, ricorrendo anche all’aiuto di un Primavera come Valentin Carboni. Ma il vento è cambiato e ora Inzaghi spera che possa soffiare fortissimo nella vela della sua squadra, chiamata a una rimonta non semplice, ma che tutti sentono di poter realizzare. Che non si vive solo di Lu-La era la certezza prima del via della stagione, ma il rientro di Lukaku ha contribuito a rinsaldare la convinzione nello spogliatoio nerazzurro. Romelu sposta sempre, nel bene e nel male. A settembre la sua assenza sembrava la chiave della crisi di risultati, ma ottobre ha confermato il trend della stagione passata: all’Inter, c’è vita anche senza Lukaku", sottolinea La Gazzetta dello Sport.
"L’exploit in Champions e la ripartenza feroce in Serie A hanno un nome e un cognome: Lautaro Martinez è il simbolo di questa nuova Inter, l’uomo dai gol pesanti. Il centravanti che si è preso sulle spalle la squadra nel momento più delicato, alla sua maniera. Non solo i gol, ma una capacità di trascinare i compagni, dargli l’esempio, trasmettendo energie e qualità. Ma la fortuna di Inzaghi ora è quella di avere finalmente a disposizione tutto il suo arsenale offensivo. Lukaku è tornato, Dzeko è sempre il solito.
E poi c’è Correa alla ricerca della miglior condizione: lui sì che ha qualcosa da dimostrare, soprattutto a Inzaghi, grande sponsor del suo arrivo a Milano nell’estate 2021. Ieri Inzaghi per la prima volta negli ultimi due mesi è andato a letto con tanti dubbi e una certezza: con quell’oro lì davanti, c’è più gusto a pensare agli incastri giusti per volare", aggiunge il quotidiano.
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