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Evaristo Beccalossi, storico calciatore e tifoso nerazzurro, è intervenuto ai microfoni di MondoPallone.it per commentare il derby di domani sera tra Inter e Milan.
Manca un giorno al Derby di Milano. Dopo due giornate di campionato l’Inter è in testa alla classifica con 6 punti mentre i rossoneri seguono a 3 punti. Chi vede favorita per la partita di domenica?
“Secondo me il derby è una partita anomala ed è difficile fare pronostici. È chiaro che essendo interista spero che vinca l’Inter anche se sono molto amico di Mihajlović. Credo che comunque i nerazzurri siano favoriti per la vittoria”
Qual è il ricordo più bello che ha del Derby?
“Il derby più bello per me è stato quando ho segnato due gol e abbiamo battuto il Milan proprio 2-0, era il 1979. Ricordo però la bella atmosfera che si vive la settimana prima in città con gli amici interisti e milanisti. L’aria che si respira è diversa, si vive l’attesa ed è un qualcosa di particolare”
Pensa che quest’anno l’Inter possa essere una squadra competitiva?
“Credo che dopo questo mercato l’Inter può avere la possibilità di arrivare tra i primi tre, deve essere un obiettivo. La Juventus anche se è in ritardo credo che possa essere ancora la favorita. Bisogna essere bravi a prendere uno di quei tre posti ma credo che ci siano le basi per farlo”
Crede che il mercato della Juventus abbia destabilizzato gli equilibri della squadra alla luce dei risultati delle prime due giornate di campionato?
“Hanno avuto certamente qualche difficoltà ma stiamo sempre parlando della Juventus. Non si vince per caso così tanti anni. Continuo a pensare che la Juve possa essere ancora la favorita anche se in questo momento non è partita benissimo e dunque le altre squadre dovrebbero approfittare del momento anche se ripeto, è pur sempre la Juve”
Cosa ne pensa della cessione di KovaÄić da parte dell’Inter?
“Credo che la società abbia fatto bene perché a quelle cifre non si può dire di no. È stata un’operazione che doveva essere fatta anche perché Kovacic secondo me all’Inter non era ancora riuscito a tirare fuori il 100% delle sue capacità. Di fronte a un’offerta così non si poteva rifiutare”.
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