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Beccantini: “Mancini allenatore sopravvalutato. Non ci voleva un genio per capire che…”

Sabine Bertagna

Roberto Beccantini ha commentato la fine dell'era Mancini all'Inter

Roberto Beccantini ha commentato con alcune riflessioni sulle pagine del Guerin Sportivo la fine dell'era Mancini all'Inter:"Roberto Mancini è stato un grande giocatore sottovalutato e un normale allenatore sopravvalutato. Ciò premesso, la fine del suo secondo ciclo all’Inter (14 novembre 2014-8 agosto 2016) suggerisce alcune riflessioni:

1) piano con le minestre riscaldate: non sempre saziano la memoria dell’appetito; 2) non ci voleva un genio per capire che il problema non era Walter Mazzarri, il tecnico all’epoca destituito; 3) la terapia del cambio di panchina non paga più come in passato, anche se nel caso specifico il quarto posto con annessa Europa League proprio

un fiasco non è stato; 4) per portare avanti il progetto di un manager alla Ferguson, serve, soprattutto, una

società dalle idee forti, cosa che l’Inter odierna non è; 5) il trasloco da Massimo Moratti a Erick Thohir e da costui ai cinesi di Suning riassume una svolta epocale che non ha ancora prodotto effetti speciali (tempo al tempo, per carità); 6) secondo la «Gazzetta», anche i giocatori avrebbero voltato le spalle a Roberto, stanchi di troppe girandole, di troppi sbalzi umorali. Rubo il titolo a Gabriel Garçia Marquez: il generale nel suo labirinto."

(Guerin Sportivo)