Intervistato da il Giornale, l'ex Inter ha voluto ricordare lo storico difensore del Bayern Monaco e della Germania
Nella giornata di ieri si è spento a 78 anni Franz Beckenbauer, storico difensore del Bayern Monaco e della Germania. Intervistato da il Giornale, Roberto Boninsegna ha voluto ricordare l'ex giocatore: "Una notizia triste. Di recente mi ero sentito con Overath, un altro reduce del 4 a 3. Ma non mi aveva detto nulla delle condizioni di salute di Franz".
Che ricordo ha di lui?
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«La sua immagine di guerriero nella semifinale dell'Azteca è impressa nel ricordo di tutti. Dobbiamo essergli grati: se con quella partita l'Italia è entrata nel mito, il merito fu suo e della sua grande Germania».
Una squadra fortissima.
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«La notte precedente alla semifinale non riuscii a chiudere occhio. Ero in stanza con Prati. Giocammo a carte per ore nel tentativo, vano, di allontanare la tensione».
Ma poi l'Italia ebbe la meglio...
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«Io segnai all'inizio, Schnellinger pareggiò due minuti dopo lo scadere del 90esimo».
Stoica l'immagine di Beckenbauer dolorante dal 64', con una spalla lussata (dopo un «rude» contrasto col nostro Cera) che non si fa sostituire e continua fino alla fine con una fascia che gira attorno al corpo e gli blocca il braccio...
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«Il simbolo in carne ed ossa del condottiero».
Un uomo vero.
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«Sì, un uomo vero. Un direttore d'orchestra. Competente e autorevole. In campo come nella vita. Anche se, fuori dal rettangolo di gioco, non ho avuto l'opportunità di frequentarlo».