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Bedin: “È il collettivo a fare la differenza nell’Inter. Si può credere nella doppietta”

Andrea Della Sala Redattore 
Della sfida europea tra Inter e Atletico ha parlato l'ex giocatore dell'Inter Bedin, intervistato da La Gazzetta dello Sport:

Della sfida europea tra Inter e Atletico ha parlato l'ex giocatore dell'Inter Bedin, intervistato da La Gazzetta dello Sport:

Il percorso dell'Inter in campionato è talmente positivo che tutti adesso stiamo sognando uno stesso cammino in Champions League, come se fosse la cosa più facile del mondo... Ma questa squadra non è un sogno, è realtà, una bellissima realtà. Si è meritata sul campo di essere considerata una delle migliori squadre della competizione: non solo io, ma tutti la mettono tra le favorite per la vittoria finale. E la cosa curiosa è che molto è nato da una sconfitta: ero a Istanbul per la finale della scorsa edizione, ci siamo andati vicinissimi, ma dopo quella partita persa la squadra è definitivamente sbocciata. Si è convinta di poter sfidare qualsiasi avversario alla pari, con coraggio anche le squadre più ricche e pericolose come era il City.

Per iniziare una nuova cavalcata c'è subito un ex come Simeone, un rivale che nessuno vorrebbe incontrare soprattutto in Europa. Noi interisti sappiamo quanta grinta abbia, che trascinatore sia. Negli ultimi anni la sua squadra è sempre stata una mina vagante in Champions, un incubo per chi la incontrava. Contro il Cholo non si scherza mai, anche quando il suo Atletico non è al top come in questa stagione lui riesce a convincere i giocatori a dare tutto in capo, soprattutto nelle sfide a eliminazione diretta. Io, però, mi fido della squadra di Inzaghi che gioca a memoria e si diverte a stare in campo. È un piacere vedere questa squadra, noti sempre che le azioni sono studiate nel dettaglio, che c'è un grande lavoro alla base. Tutti parlano di Marcus Thuram e Lautaro Martinez, dei tre del centrocampo che sanno sempre dove e quando dare il pattine, della difesa che prende pochissimi gol grazie anche a un grande portiere, ma per me il segreto non è mai uno.

Tutti i giocatori sono il segreto di Inzaghi. E il loro "credo" collettivo a fare la differenza: si sono convinti di potercela fare e la seconda stella in campionato sta aiutando a mettere nuova benzina nelle gambe e a dare entusiasmo per ripetersi in Europa. Io c'ero in campo quando l'Inter vinse la prima stella, aggiungerne un'altra è un traguardo storico straordinario, ma quest'anno si può credere alla doppietta.



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