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Mauro Bellugi, ex difensore, cresciuto nelle giovanili dell'Inter, e attuale opinionista della trasmissione Diretta Stadio in onda sull'emittente 7 Gold, ai microfoni di Tuttomercatoweb.com ha detto la sua sul momento dei nerazzurri:
L'Inter è a quattro punti dalla Juventus e deve affrontare l'Atalanta. Partita non facile, ma i nerazzurri devono vincerla per non perdere il contatto con i bianconeri ."L'Atalanta è una squadra ostica ed è una buona squadra, ma noi siamo lanciati, infatti le ultime sette partite in campionato le abbiamo vinte e in particolare l'ultima con la Juventus, prima o poi questo filotto s'interromperà, però bisogna farlo durare il più a lungo possibile e spero anche che questa sera si riesca almeno a non perdere".
Non le sembra un po' poco non perdere, la Juventus andrebbe a più tre?"Non è una partita facile, è vero che si gioca sempre per i tre punti, però, come dicevo, prima o poi l'imbattibilità terminerà e quindi per questo con l'Atalanta mi accontenterei di un pareggio perché prevedo una partita molto molto difficile".
A questo punto quali sono i punti di forza dell'Inter?"Samuel, anche se adesso purtroppo è infortunato, e innanzitutto il portiere perché dà a tutti una sicurezza e una tranquillità eseguendo parate difficilissime e poi si alza e sembra che non sia successo niente, è un portiere straordinario, veramente ben indovinato il suo approdo all'Inter. Juan Jesus è il nuovo giovane emergente, io lo avevo visto giocare nel Brasile alle Olimpiadi e non mi aveva un granché entusiasmato, invece adesso gli vedo far delle cose che non credevo fossero nel suo repertorio, ha forza, scatto e velocità. I soliti Milito, che è il più forte di tutti, Zanetti, che è sempre al solito al top probabilmente gli alieni lo hanno clonato, e Cambiasso, che è tornato ai massimi livelli, a inizio stagione giocava abbastanza bene, adesso sta benissimo e quando è in questa forma è il numero uno. Stanno vivendo un ottimo periodo anche Cassano e soprattutto Palacio che veramente mi ha entusiasmato perché non solo è un giocatore straordinario per i gol che fa, ma è anche sempre pronto a vedere il compagno che si smarca e a fornirgli cross e assist, e non tutti sono così bravi in questo, mentre lui si".
In molti al termine della sessione estiva di mercato indicavano il centrocampo dell'Inter come il migliore, ma finora forse non si è ancora visto quanto potenzialmente può esprimere. Lei cosa ne pensa?"E' vero, perché Guarin non è ancora quello che io conosco che oltre a essere un giocatore forte ha un tiro dalla distanza pazzesco e finora l'ha sfruttato poco, Gargano e Mudingayi sono arrivati solo quest'estate e in più Mudingayi è stato fuori un periodo per infortunio e quindi ci vuole un po' di pazienza prima che il centrocampo riesca a esprimere tutte le sue potenzialità. Comunque il centrocampo dà ampie garanzie di essere affidabile. Il valore assoluto del centrocampo dipende anche molto da Cambiasso che quando è in spolvero garantisce a tutto il reparto una qualità superiore per la sua grandissima esperienza, se invece Cambiasso è quello dell'inizio di stagione, quindi non al top della condizione e gli manca un po' di forza fisica e la continuità nella corsa, anche il centrocampo ne risente".
Senza dimenticare l'apporto di Stramaccioni. In estate forse non tutti erano convinti che sarebbe riuscito a dare un'identità alla squadra e a gestire lo spogliatoio."Tutti all'inizio eravamo un po' titubanti sul valore di Stramaccioni, ma devo dire che su di lui il presidente ci ha visto giusto e ha fatto benissimo a puntare su questo allenatore: ha puntato su un giovane di belle speranze facendogli un contratto normale senza svenarsi, perché ormai i costi degli allenatori fanno paura, e così oltre a ritrovarsi un mister intelligente e bravo si è anche aggiudicato uno preparato in tutto quello che fa. Grandi complimenti quindi a Stramaccioni e al presidente che ha puntato su di lui. I Montella e gli Stramaccioni sono ragazzi che vanno aiutati e in cui bisogna credere. All'Inter non è facile allenare, se non arrivano i risultati si può essere anche un allenatore affermato, ma si viene ugualmente mandati via. Sono contento che tutto vada bene, il merito è soprattutto di Stamaccioni e, ripeto, del presidente"
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