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"Quando penso alla mia situazione ancora mi emoziono. Però, è successo quel che è successo e bisogna risolvere questa cosa con pazienza: dovrò essere più tosto di quando andavo in campo.
Questa è la realtà. E' dura, però non posso mollare, perchè ho i miei cari e devo fare di tutto per tornare a casa". Così Mauro Bellugi a Radio Anch'io lo sport, su RadioRai, ha parlato del proprio dramma. All'ex stopper della Nazionale negli anni '70, ammalatosi di covid, hanno infatti di recente amputato entrambe le gambe. E proprio sul covid, Bellugi lancia un appello: "Non si scherzi sul virus, malgrado alcune persone siano guarite. Ci sia massima attenzione. Io ho sempre fatto attenzione, ma forse mi sono distratto un attimo, è stato un momento, ma non mi è venuto un raffreddore, mi hanno tagliato le gambe. A chi nega tutto, dico: non scherziamo".
L'Inter ha offerto a Bellugi, non appena uscirà dall'ospedale, un ruolo in società. "Ho parlato con Marotta e, quando avrò le protesi, e potrò camminare, andrò a trovarlo - racconta -: ho giocato nel Bologna, nel Napoli, ma l'Inter è sempre nel mio cuore, perché è il club dove sono cresciuto. La lotta-scudetto? Il Milan ha un pizzico di fortuna in più, questo è un buon segnale. Le milanesi possono arrivare in fondo, anche se l'Inter deve migliorare un po' in difesa, mentre davanti è messa bene: Lautaro è un fenomeno, Lukaku un mostro. Anch'io avrei fatto fatica contro di lui, sebbene ne abbia marcati di più grossi. Il difensore che mi piace di più? Chiellini è un grandissimo. Skriniar mi piaceva, ma ha avuto un calo. Per il futuro penso a Bastoni, che ha la mentalità giusta. Un po' mi assomiglia.
(Ansa)
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