L'Inter, dopo aver eliminato il Porto, nei quarti di finale di Champions League se la vedrà con un'altra portoghese: il Benfica. Una squadra che in questa stagione sta mostrando un calcio offensivo ed efficace, come sottolinea La Gazzetta dello Sport: "La Juve ne ha già fatto le spese. Il Psg ha pagati caro i due pari, finendo 2° e col Bayern. Il Bruges ha preso 7 gol. Il Benfica ha già dimostrato il suo valore. In Europa su 12 gare (compresi 2 preliminari) ne ha vinte 10 e mai perso. Nelle coppe nazionali 4 vittorie in 7 gare (eliminato ai rigori e nel girone) e in Liga 21 successi in 24 match con l'unico ko della stagione, il 30 dicembre a Braga (0-3). In totale in 43 gare finora 35 successi e 7 pari, 107 gol fatti, 2,5 gol a partita! E il bomber è l'ex interista Joao Mario, 30 anni, 15 gol in Liga, capo cannoniere col compagno e punta Gonçalo Ramos, e 6 in Champions, in tutto 21 centri, di cui 11 su rigore.
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Benfica, pregi e difetti: macchina da gol e gioco verticale, ma in difesa concede
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Pure in Europa il club di Lisbona ha mostrato la sua forza, è dopo il Napoli il più prolifico con 23 reti (senza contare i 12 dei preliminari). Non è un team che fa molto possesso, il 51% finora, è 6° fra le 8 rimaste; è 5° nei passaggi riusciti (86,5%) ma è una squadra che verticalizza velocemente. Anche in difesa non ha cifre "luminose": è l'ultima col Real per gol subiti, fra le 8 regine: 8 reti. E solo 2 clean sheet. Segna molto e subisce tanto. Il contrario dell'Inter. [...] Ha una squadra di 25 anni di età media, 11 nazionali, 150 milioni di euro guadagnati dal mercato. E la perdita di Enzo Fernandez (al Chelsea per 120 milioni) e Nunez (80 mln) non si è fatta sentire. Grazie ai rimpiazzi: Gonçalo Ramos, 23 gol in stagione, esploso a 21 anni; Chiquinho, centrocampista tornato dopo 2 prestiti, si alterna in mezzo ad Aursnes. I talenti? Dietro il 19enne Antonio Silva, cresciuto con Otamendi (out all'andata); in regia Rafa Silva, 12 gol, il più veloce con punte di 36 km/h".
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