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Inter, beni rivalutati per 212 milioni e debito rifinanziato entro dicembre

Fabio Alampi

Il punto sul bilancio nerazzurro reso noto nella giornata di ieri, che ha ufficializzato una perdita di 246 milioni

Nel corso dell'assemblea dei soci andata in scena ieri, l'Inter ha comunicato il bilancio dell'esercizio finanziario 2020/2021, che ha fatto registrare perdite per 246 milioni di euro. La Gazzetta dello Sport spiega alcuni punti: "Le cessioni dei gioielli, il prestito di Oaktree girato in parte da Suning, la rivalutazione del marchio, il rifinanziamento del debito: ruota attorno a questi elementi-chiave il quadro patrimoniale e finanziario di un'Inter che ha chiuso l'ultimo bilancio con la perdita di 246 milioni. La continuità aziendale nerazzurra si regge sul finanziamento del fondo statunitense all'azionista, che ha versato nelle casse dell'Inter 75 dei 275 milioni ricevuti, sulle vendite di Lukaku e Hakimi per complessivi 180 milioni netti e sui contratti di sponsorizzazione al rialzo con Socios e Zytara (rispettivamente attuale e futuro main sponsor) che apporteranno entrate per 104 milioni fino al 2025.

Inoltre, entro dicembre verrà rifinanziato il debito in scadenza nel 2022: i due bond da 300 e 75 milioni e la linea revolving da 50 verranno unificati in una obbligazione quinquennale di importo pari o inferiore. Il momento dell'Inter si riassume bene nell'operazione di rivalutazione degli asset. Marchio e libreria storica sono stati rivalutati per 212 milioni con iscrizione di 204 milioni (al netto degli 8 di imposte) nel patrimonio netto, che così è rimasto in territorio positivo rispettando i parametri di capitalizzazione previsti dal codice civile".