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Se sarà un fuoriclasse della panchina, così come lo è stato magicamente in campo, sarà solamente il tempo a dirlo. Eppure, alla prima conferenza stampa della sua vita da allenatore del Real Madrid, Zinedine Zidane ha dimostrato - in certi aspetti - di sapere il fatto suo, a differenza del suo predecessore. Quando hai la fortuna, o la grazia divina, di avere un giocatore pazzesco come Cristiano Ronaldo nella tua rosa, a tutti i costi dovrai difenderlo, proteggerlo ed elogiarlo, senza sconti. Questo Benitez non lo ha mai capito (né applicato), e il rapporto con il leader indiscusso dei galacticos ne ha naturalmente risentito.
Zidane, alla sua prima assoluta, al contrario è stato chiarissimo: "Cristiano? E’ più che incedibile, è l’anima di questa squadra. Mi viene da ridere, perché mentre siete qui lui non ha la minima intenzione di andare via. Giocherà in fascia. Io devo dire poche cose a Cristiano. Quello che voglio è che lui stia bene e sia contento".
Cristiano, oltretutto, non è stato l’unico giocatore ad essere difeso dal neo tecnico. Alla lista si aggiungono James e Isco, non certo in un ottimo periodo di forma: "Sono giocatori importanti e molto forti, bisogna dare loro affetto e fiducia. Il mio lavoro è questo, parlare con loro e spiegare che per me la cosa importante è il gruppo. Succede che giochi uno o che giochi l’altro, ma alla fine la cosa importante è dimostrare che al primo posto c’è il gruppo. Questa è stata la mia esperienza da giocatore".
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