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Bennati: “Inter, credo ancora nello scudetto. Perisic super, ma sarà decisivo Barella”

Andrea Della Sala

Il commissario tecnico della nazionale di ciclismo su strada Daniele Bennati ha parlato della corsa scudetto per la sua Inter

Intervistato dal Corriere dello Sport, il commissario tecnico della nazionale di ciclismo su strada Daniele Bennati ha parlato della corsa scudetto per la sua Inter:

 «Veniamo da uno straordinario campionato vinto, quest’anno possiamo ripeterci, nonostante le cessioni estive. Certo, avremmo dovuto vincere il recupero col Bologna. Ma spero ancora nella conquista del Tricolore».

Cosa è successo al Dall’Ara?

«Nelle ultime settimane, nonostante la partita contro il Bologna non fosse stata ancora disputata, pareva che la vittoria fosse già in tasca. Nel ciclismo non esistono le vittorie facili. E anzi, quelle che lo sembrano, risultano le più difficili. Nel calcio vale lo stesso».

Cosa ha pensato dopo l’errore di Radu?

«Mi è dispiaciuto. Deve essere un portiere di valore, dato che fa parte della rosa dell’Inter. Se un ciclista non sta in mezzo agli altri corridori per tanto tempo, perde l’istinto, l’abitudine alla gara. Forse è successo anche a lui, ma una squadra come l’Inter non deve arrivare all’80’ sull’1-1 in una partita così importante».

L’Inter sarebbe potuta andare in fuga vincendo il derby di ritorno.

«Con una vittoria, sì. Non è successo e pure il Napoli era rientrato nella lotta per il titolo. Ora è una corsa a due. La serie A è come il giro d’Italia, il Tour de France, la Vuelta: una grande competizione a tappe. L’ultima settimana nel ciclismo è quella decisiva, queste ultime quattro giornate saranno quelle risolutive per il campionato».

Da allenatore, cosa dovrebbero dire Pioli e Inzaghi ai propri giocatori?

«Per Pioli è più semplice. Deve fare in modo tale che i suoi ragazzi siano concentrati al massimo per non fare passi falsi. L’ho conosciuto anni fa, quando sedeva sulla panchina della Fiorentina. Se il Milan dovesse vincere il campionato sarebbe meno amaro: è un grande allenatore, una bella persona e un intenditore di ciclismo. Inzaghi invece deve evitare che i suoi facciano “bischerate” come a Bologna. E convincere i suoi a provare a vincerle tutte».

La testa sarà decisiva, forse più delle gambe.

«Assolutamente. Basta pensare come Conte, l’anno scorso, fosse la macchina da guerra che guidava i nerazzurri anche a livello mentale. Ma sono convinto che anche Inzaghi, un allenatore che mi piace moltissimo, saprà dare ai nerazzurri indicazioni e motivazioni giuste. L’Inter sta bene a livello fisico. L’aspetto psicologico in queste ultime partite farà la differenza».

Chi può essere il giocatore decisivo per lo scudetto dell’Inter?

«Perisic quest’anno ha disputato un campionato incredibile. Come Brozovic. I nerazzurri sono un po’ dipendenti da lui, quando è mancato a centrocampo si è sofferto. Ma le dico Barella: un centrocampista talentuoso e veloce. Speriamo sia lui l’uomo decisivo per il Tricolore».

Chi merita lo scudetto?

«Entrambe le contendenti, sia Inter, che Milan».