Beppe Bergomi, ex capitano e difensore dell'Inter, ha parlato alla Gazzetta dello Sport dei nerazzurri di Simone Inzaghi dopo il successo per 3-0 sullo Spezia.
ultimora
Bergomi: “Inter, filosofia precisa: con Lukaku più varietà. 100 gol? Per lo Scudetto serve…”
"In questo calcio che “tutela” soprattutto la fase offensiva, 100 reti in una stagione si possono pure fare: non è un’utopia per una squadra attrezzata come l’Inter".
Cosa la rende così fiducioso?
"L’Inter è una squadra che attacca secondo una filosofia precisa: va avanti in maniera armonica, attraverso il gioco, e meno con soluzioni individuali o dribbling. Certo, arriveranno partite più difficili di quella con lo Spezia: gare più fisiche in cui sfondare sarà più complicato".
Quali, comunque, le armi per arrivare a quota cento?
"Premetto che senza Perisic mancano gli uno contro uno sulle fasce: il Tottenham sta già capendo che giocatore sia... Ma le possibilità offensive sono tantissime, a partire dalla varietà che nasce con Lukaku. Con lui la squadra attacca in maniera diversa: Romelu allunga e dà profondità, così Lautaro si gira e guarda la porta molto più di prima. Adesso vedremo se lo stesso Lautaro farà il salto definitivo in termini di continuità, ma intanto abbiamo avuto un’altra conferma: questo Lukaku, anche se non strepitoso, impegna qualsiasi difensore. Li attira su di sé e libera i compagni, come nell’azione del 2-0".
Ma se si toccasse quota 100, sarebbe scudetto garantito per i nerazzurri?
"Certo che no, serve equilibrio e fase difensiva adeguata. Sappiamo come nella storia molto spesso abbia vinto la migliore difesa. Io credo che potrebbe pure bastare segnare una ottantina di gol, ma non devi prenderne più di 25-30 se a fine stagione vuoi essere strasicuro di stare davanti".
E la fase difensiva dell’Inter le sembra capace di stare intorno a quella quota?
"La difesa è molto forte, anche se per me manca sempre un uomo capace di affrontare in velocità l’avversario. È, comunque, un reparto molto sollecitato, viste le mezzali offensive di Simone che, anche per questo, spesso richiama le punte ad aiutare dietro. La permanenza di Skriniar è una garanzia, anche se deve ritrovarsi in questo inizio stagione e a me co lo Spezia a me è piaciuto molto DeVrij: non va sottovalutato, anzi...".
Per chiudere... È vero ciò che racconta il suo amico Altobelli qui sopra? La tranquillizzava così prima delle partite?
"Spillo romanza un po’, ma è vero. In generale, se hai punte forti che fanno le due fasi, la squadra è a metà dell’opera. Ma anche noi difensori là dietro sapevamo tranquillizzarlo...".
© RIPRODUZIONE RISERVATA