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Bergomi: “Barella? Normale l’interesse delle big. Ma l’Inter deve rispondere così”

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Del futuro di Barella, conteso dai club della Premier League, ha parlato un'ex colonna dell'Inter. Le parole di Beppe Bergomi

Del futuro di Barella, conteso dai club della Premier League, ha parlato un'ex colonna dell'Inter. Le parole di Beppe Bergomi a La Gazzetta dello Sport:

«Ci sono i giocatori forti e poi ci sono i giocatori decisivi. Barella fa parte del secondo gruppo, cioè di quelli che fanno la differenza». 


Bergomi, l’interesse delle grandi d’Inghilterra per Barella sta spaventando il popolo nerazzurro.

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«Onestamente credo sia una cosa normale, anzi, mi stupirei del contrario: come fa Barella a non essere nei pensieri dei migliori club del mondo? Parliamo di uno dei più forti centrocampisti d’Europa, che viene dall’ennesima grande stagione e ha dimostrato in Champions di non avere timore di alcun avversario. Credo sia logico vedere il nome di Nicolò accostato a tutte le big internazionali, ma da qui a parlare di possibile trattativa o cessione ce ne passa».

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E se dovesse arrivare davvero una super offerta?

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«La si registra. E, poi, con garbo si ribadisce lo status del giocatore: “incedibile”. Ecco, credo che se l’Inter vuole continuare a essere protagonista in Italia e in Europa, deve anche avere la forza di rispedire al mittente eventuali proposte indecenti che possono arrivare per Barella. Nicolò deve essere il punto di partenza di qualsiasi progetto del club, nessun dubbio su questo: se la società vuole pensare in grande, allora deve sempre immaginare Barella al centro del suo progetto».

Che cosa rende Nicolò così speciale?

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«Ci sono tante cose che messe insieme lo rendono unico. Intanto è un giocatore di grandissima qualità, cosa che non sempre viene sottolineata con la giusta attenzione. Tatticamente è sempre impeccabile, sa fare le due fasi in maniere determinante. E poi, a livello umano, è eccezionale: sa essere leader in campo e nello spogliatoio, sa farsi rispettare, essere da esempio per i più giovani. E ha fame, non si accontenta mai, vuole sempre migliorare».

Per dirla alla Conte o alla Lukaku, è uno da portarsi sempre in battaglia.

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«La faccio ancora più semplice: nel calcio moderno ci sono tanti giocatori forti, molto importanti nei club per cui giocano. Ma poi bisogna saper fare una distinzione tra giocatore forte e giocatore decisivo. Barella appartiene a questa seconda categoria, al gruppo di quelli che fanno la differenza. Uno così, se ce l’hai, non pensi di mai di potertene privare».

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Se poi pensiamo al Barella del 2023...

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«Negli ultimi mesi ha avuto una crescita incredibile. E la cosa assurda è che è già al top da anni, ma comunque di partita in partita aggiunge sempre qualcosa alle sue prestazioni. Poi ormai è diventato decisivo anche negli ultimi venti metri: un centrocampista che porta gol e assist con una facilità disarmante è merce rara, non solo nel campionato italiano».

E poi segna e fa assist sempre in modo spettacolare.

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«Il gol al ritorno contro il Benfica è tra i più belli visti in questa edizione di Champions. Ma anche quello dell’andata è stato spettacolare, col suo solito inserimento senza palla e con l’aggiunta del colpo di testa vincente, cosa che non avevamo mai visto in precedenza».

Cosa deve fare l’Inter per scoraggiare definitivamente le pretendenti all’acquisto di Barella?

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«Semplice, far passare il messaggio che non esiste un prezzo per il suo cartellino, inutile farsi avanti. Anche perché se ai top club lasci lo spiraglio per imbastire una trattativa, è logico che poi arrivano con l’offerta indecente. E lì poi c’è il rischio di farsi ingolosire... Bisogna stare alla larga dalle tentazioni: Barella non si tocca. Punto».

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