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Bergomi: “de Boer si era incartato, ma adesso devo dirgli bravo perché…”

Alessandro De Felice

L'ex bandiera nerazzurra esprime la propria opinione sul tecnico olandese e sull'Inter che sta pian piano costruendo

Ai microfoni del Corriere dello Sport, Giuseppe Bergomi, ex bandiera nerazzurra, esprime la propria opinione sull'Inter di Frank de Boer e fa i complimenti al tecnico olandese per l'equilibrio raggiunto:

“Pensare che Joao Mario non sia un giocatore solido è un errore, basti ricordare quel contrasto con Pogba in finale agli Europei da cui fu lui ad uscire vincitore. Restando nell’ambito dei nuovi arrivati, Banega è uno che non si ferma mai, si offre sempre per ricevere il pallone. Candreva è un altro ad essere ben piazzato, per non parlare di Perisic, che è un colosso, o di Icardi. Per come funzionano le cose in Italia, era impensabile pensare solo alla qualità. Banega sembrava quasi un pericolo con quei palloni persi a inizio anno? Direi che l’Inter ha trovato un giusto mix. Ma qui non può che essere sottolineata la bravura dell’allenatore. De Boer ha messo insieme un meccanismo ideale, riuscendo a far coesistere proprio Banega con Joao Mario. Il portoghese, infatti, permette all’argentino di non doversi abbassare troppo per ricevere il pallone. Può rimanere alto e così la squadra rischia meno, a differenza di quanto accaduto nelle prime partite. In questo modo, l’Inter riesce anche a tenere molto alta le pressione, mettendo in difficoltà la squadra avversaria. Inoltre, Medel viene liberato da alcune incombenze, come la costruzione del gioco, che non rientrano nelle sue caratteristiche. E’ troppo presto fare adesso una previsione. Ma la cosa più importante, a mio avviso, è che de Boer sia riuscito a dare un’idea. All’inizio si era incartato, mentre ora si vede chiaro cosa abbia in testa e cosa voglia dalla sua squadra. Il cui valore, peraltro, è fuori discussione: deve lottare per la Champions. Se potrà competere anche per lo scudetto lo capiremo tra qualche partita".