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Beppe Bergomi racconta Hodgson, l'ex tecnico dell'Inter che oggi è alla guida della Nazionale Inglese e domani incrocierà gli Azzurri. Ecco cosa ricorda dei tempi nerazzurri insieme all'inglese: "Le frasi di Churchill sulla lavagna? Noi non c'eravamo abituati, ma sapeva motivarci molto bene. Adesso gli allenatori hanno tutti l'abitudine di motivare con delle frasi i loro calciatori. Paganin aveva una fidanzata inglese e lui è stato un punto di riferimento per il mister, ci ha dato una mano a capirlo. Io con lui ho avuto un buon rapporto e ancora adesso degli insegnamenti suoi mi sono rimasti e li trasmetto ai miei ragazzi. Al suo arrivo ero entusiasta. Lui non ha vinto, ma non avevamo una squadra per vincere, per questo non è passata una sua immagine positiva, ma lui ha dimostrato di essere in gamba ed è cresciuto tecnicamente. In Italia non voleva la difesa bassa, adesso gioca con la difesa e il contropiede".
A proposito di ex interisti, l'allenatore ed opinionista di Sky parla anche di due elementi della formazione di Prandelli: "Balotelli per me deve sempre giocare perché è l'unico ad avere certe caratteristiche. Thiago Motta per me è utile. Lui è andato via dall'Inter e i nerazzurri hanno trovato difficoltà, lui è lento, ma importante anche per gli inserimenti".
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