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Bergomi: “Il problema WM/tifosi va risolto subito. Inter? Sarebbe attaccata anche se…”

L’ex capitano dell’Inter, Giuseppe Bergomi, ha parlato sulla Gazzetta dello Sport, del momento delicato dei nerazzurri: “Sono certo che se anche l’Inter vincesse tre partita di fila, alla prima sconfitta si riparlerebbe di crisi. Non...

Riccardo Fusato

L’ex capitano dell’Inter, Giuseppe Bergomi, ha parlato sulla Gazzetta dello Sport, del momento delicato dei nerazzurri: “Sono certo che se anche l’Inter vincesse tre partita di fila, alla prima sconfitta si riparlerebbe di crisi. Non voglio giustificare l’Inter ma estendere il giudizio: ogni turno di campionato siamo di fronte a una sorpresa, perde la Juve, oppure va k.o. la Roma, che nelle ultime sei ne ha perse tre. Siamo sempre alla ricerca di continuità ma in questo momento non è facile per nessuno, tutti hanno dei problemi, anche chi sta in vetta. Il problema dell’Inter è che anche quando vince due gare di fila non si è contenti.

Ovvio che con l’intera rosa a disposizione, e con tutti al cento per cento, puoi e devi fare di più; ma in questo momento dove giocano gli stessi, e dove rispetto anche ad altre squadre hai gli impegni di Europa League, fai fatica. Che poi la manovra sia migliorabile, che questa Inter giochi troppo in orizzontale e meno in verticale è un altro dato di fatto. Ho giocato tanti anni a San Siro, anche con la pressione della gente che fischia, e dico che se non hai personalità e carattere è davvero difficile venirne fuori.

In più questa squadra ha ragazzi giovani come Kovacic, Icardi, Dodò, Juan Jesus: devi avere pazienza, anche se è ovvio che all’Inter si chiedano subito pure i risultati. I problemi ci sono ma è anche un incastro di momenti negativi: guardate Palacio, il giocatore più importante del gruppo sta facendo fatica, l’anno scorso di questi tempi toccava palla e segnava. Oppure Icardi, un giocatore con carattere, che si prende le proprie responsabilità. Ma ora non deve limitarsi a stare fermo in area, deve muoversi, creare spazi in entrata per Palacio. Con l’autostima che ha, gli manca solo di integrarsi meglio con il resto della squadra: così sarebbe l’ideale per Mazzarri. Senza dimenticare che fuori ci sono sette potenziali titolari. Il nodo principale resta però la mancata empatia tra Mazzarri e i tifosi. Io tendenzialmente sono per cercare di aiutare una squadra in difficoltà, e con questo conflitto tifo-allenatore è difficile. Riuscissero le parti ad avvicinarsi...ne risentirebbe la squadra. Sono convinto che migliorate le prestazioni, una volta rientrati giocatori importanti, e con i risultati, il rapporto sia recuperabile. Commento tante partite, quest’anno me ne saranno piaciute due o tre, ho visto un grande Napoli nella gara con la Roma e poco altro. Mediamente le nostre partite sono «tattiche-italiane» come le definisco io, mai belle finché non si rompe l’equilibrio: vedere un bel calcio è difficile. Lo si richiede a Mazzarri, ma sono sicuro che anche con bel gioco e risultati, gli si troverebbero altre problematiche. “